Migranti: a Milano digiuno per i permessi di soggiorno

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A Milano è iniziato domenica 10 ottobre uno sciopero della fame e un presidio permanente in continuità e in supporto a quello fatto dagli immigrati del Comitato degli immigrati a Roma. Il digiuno è stato iniziato da tre immigrati, Bogdan (Associazione multietnica 2001), Edda, Paco (Associazione todo cambia) e Emanuele, Ilaria (Arci). Per dieci giorni gli immigrati di Roma hanno attuato lo sciopero della fame per sensibilizzare le forze politiche, il governo e gli immigrati stessi.

"La situazione di blocco di migliaia di permessi di soggiorno nelle questure, documento senza il quale gli immigrati non possono vivere come cittadini, è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso! Non è concepibile aspettare più di 6/8 mesi per avere soltanto l'appuntamento e poi dover ancora aspettare altri mesi per poter avere in mano il soggiorno rinnovato, cancellando tutti i diritti già riconosciuti".

Per questo il Comitato Immigrati di Milano convoca tutti i cittadini presso il presidio permanente presso la sede del Arci dove verranno raccolte firme su una petizione popolare per garantire il disbrigo delle pratiche del soggiorno entro i termini stabiliti dalla legge" che verrà consegnata alla Prefettura il sabato 16 ottobre dopo la manifestazione che si terrà a Milano.

Tra le richieste ci sono il rinnovo immediato dei permessi di soggiorno bloccati in questura, il riesame dei permessi di soggiorno rigettati nell'ultima sanatoria, la fine della clandestinità e i pieni diritti di cittadinanza per tutti, la fine delle deportazioni e la chiusura dei centri di detenzione, il diritto all'asilo politico, e l'abolizione della Bossi-Fini senza il ritorno alla Turco-Napolitano e una nuova legge quadro sull'immigrazione. Martedi 12 si terrà una conferenza stampa alle ore 11.00 presso il circolo Arci di Piazza XXIV maggio.

Altre fonti: Arci Milano, Comitato Immigrati di Milano

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