Mobilità sostenibile in Italia: a che punto siamo?

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Foto: Unsplash.com

E’ possibile muoversi in modo sostenibile in Italia? La mobilità sostenibile è un obiettivo raggiungibile o un traguardo ancora lontano? Abbiamo posto questi interrogativi a Lorenzo Bertuccio e Ada Rosa Balzan, esperti in sostenibilità, per andare più in profondità in questo tema, sempre più attuale.

L’ingegner Lorenzo Bertuccio, esperto in mobilità sostenibile, dal 2002 è presidente di Euromobility, un’associazione senza fini di lucro, che dal 2000 promuove la diffusione della mobilità sostenibile presso imprese private, enti e pubbliche amministrazioni, tramite iniziative istituzionali, formative e di assistenza tecnica e attraverso la figura del mobility manager. Ada Rosa Balzan, docente ed esperta in sostenibilità, è fondatrice di ARB SBPA, azienda di consulenza sulla sostenibilità. Da assistenza a formazione aziendale, fino ad analisi di strategie e innovazioni per la sostenibilità, ARB SBPA è da 25 anni un punto di riferimento per la sostenibilità in Italia.

Cos’è la mobilità sostenibile?

Secondo la definizione del Consiglio Europeo, la mobilità sostenibile ha l’obiettivo di garantire che i sistemi di trasporto corrispondano ai bisogni economici, sociali e ambientali della società, minimizzandone però le ripercussioni negative sull’economia, la società e l’ambiente. La mobilità sostenibile, chiosa Bertuccio, è “un approccio orientato a rimodulare e riequilibrare la ripartizione modale, quindi ridurre l’abuso negli spostamenti quotidiani e per un uso consapevole, responsabile e sostenibile dei mezzi.”

La mobilità sostenibile non si limita solo al tema ambientale. “È a tutto tondo.” afferma Balzan. “Deve tenere in considerazione anche l’impatto della mobilità sulla società: la protezione e la sicurezza, ma anche l’inclusione sociale, l’accessibilità dei mezzi, la riduzione dei tempi.”

In Italia: come siamo messi?

Ancora oggi l’Italia è uno dei paesi europei più motorizzati (analisi Isfort), mentre il parco autovetture si compone in netta maggioranza di auto alimentate a benzina e a gasolio. Il grafico 1 evidenzia come le autovetture più inquinanti ed emissive (Euro 0) sono ancora in circolazione in Italia e in particolare nel Mezzogiorno, raggiungendo il 25% del parco circolante nella terza città più popolosa d’Italia, Napoli.

Grafico 1: autovetture e standard emissivo (Da Osservatorio Mobilità Sostenibile Italia 2023 su elaborazione su dati ACI 2022)

Per quanto riguarda la cosiddetta mobilità dolce e la micromobilità, le infrastrutture aumentano nei comuni capoluogo di provincia e nelle città metropolitane. Aree pedonali, zone a traffico limitato (ZTL) e zone 30 sono in aumento in tutto il paese. C’è però un evidente divario tra Nord e Sud. Come si osserva nel grafico 2, nel 2021 le regioni con le città più a misura di bicicletta sono Emilia-Romagna e Veneto, mentre 8 delle ultime 10 si trovano nel Meridione. Bertuccio sottolinea il grande impegno della pianura padana nella micromobilità sostenibile: una preoccupazione che si spiega per le caratteristiche atmosferiche e climatiche, che la rendono una delle regioni più inquinate d’Europa. “Culturalmente la mobilità attiva a due ruote non motorizzate non è mai stata abbandonata – aggiunge -Trattandosi in maggioranza di città di piccole o medie dimensioni, è più facile permettere che i servizi e le attività siano in prossimità pedonabile.” ...

Grafico 2: Corsie ciclabili in km per 10.000 abitanti (Da Osservatorio Mobilità Sostenibile in Italia 2023 di Euromobility su elaborazione su dati ISTAT 2021)

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