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Mdgs: Enti locali per la pace, voci verso il G8 e l'Onu
Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile (Agenda Globale 2030)
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Nell'ampia sala del Consiglio della Provincia di Milano si svolge l'8° assemblea nazionale degli 'Enti locali per la pace e i diritti umani' che si accinge ad entrare nel ventesimo anno di attività con l'adesione di oltre 600 enti locali e in particolare 6 Regioni che potenzialmente raggiungono più di 40 milioni di cittadini italiani. L'Assemblea coglie l'occasione di riscoprire e rafforzare le ragioni per un impegno che dalla riflessioni si traduca in politiche concrete sui vari temi della solidarietà e della giustizia con la definizione di un programma di attività sul biennio 2006-2007.
Un'agenda di lavori che vuole concretizzarsi da subito intorno alla campagna per chiedere l'attuazione degli otto obiettivi del Millennio (Mdgs). Tra gli appuntamenti che vedono impegnato il Coordinamento degli Enti locali per la pace ci sarà il 1 luglio, vigilia del G8 che si terrà ad Edimburgo, con la presentazione della campagna di azione contro la povertà che chiede più aiuti oltre a una reale cancellazione del debito e politiche di disarmo e riconversione dell'industria bellica per evitare nuove occupazioni militari. Questi richiami si realizzano in un appello che può essere sostenuto mostrando una "white band", una striscia di stoffa con la scritta "Stop alla povertà" prodotta in un milione di pezzi dalla città di Prato, simbolo verso l'appuntamento della storica Marcia Perugia-Assisi che quest'anno sarà preceduta dall'Onu dei Popoli, l'incontro più grande della società civile mondiale.
Nella sessione plenaria del pomeriggio è intervenuto Jeremy Smith, Segretario del Consiglio dei Comuni e delle Regioni d'Euoropa che ha rilanciato un partenariato con le organizzazioni del sud e il settore privato per raggiungere gli otto obiettivi. A seguire è intervenuta Eveline Erfkens, ex Ministro olandese per la cooperazione allo sviluppo e attuale Coordinatrice del Segretario Generale dell'Onu per la Campagna per gli otto obiettivi di sviluppo del Millennio "No excuse 2015". "Agli enti locali vorrei indicare alcune buone pratiche per poter concretizzare anche sul locale gli Mdgs. Innanzitutto già dare i servizi base come l'istruzione, la sanità, l'acqua significa indicare la strada per combattere la povertà, ma a questo possono seguire dei gemellaggi che rinforzino l'impegno ma senza perdere di vista gli impegni presi dai governi".
Secondo la Erfkens solo gli Enti locali e i cittadini possono attivarsi per fare pressione sui i propri Governi, altrimenti questi obiettivi non verranno mai raggiunti. "L'Italia risulta all'ultimo posto nell'aiuto allo sviluppo con lo 0.15% del prodotto interno lordo. A settembre durante il summit delle Nazioni Unite questo dato potrebbe portare a un abbassamento della media e a una tendenza a livellare al ribasso i contributi delle altre nazioni".
La Erfkens ha partecipato a Roma all'iniziativa Italia-Africa di cui sottolinea l'importante partecipazione di giornalisti e organizzazioni africane oltre alla proposta del Sindaco Veltroni di creare un museo per dare visione a cosa si può fare per realizzare gli otto Mdgs. Nel concludere, l'ex Ministro olandese ha ricordato l'importanza di dare spazio e fare rete con le botteghe del commercio equo nelle varie città oltre che al lavorare con gli insegnanti sui curriculum scolastici.
Partendo dal messaggio diretto della campagna "Niente scuse!" sono stati realizzati degli spot pubblicitari grazie alla disponibilità dell'agenzia pubblicitaria D'Adda-Lorenzini-Vigorelli-BBDO che già era stata coinvolta da altre organizzazioni nonprofit oltre che dai marchi famosi di multinazionali molto criticate. Una promozione attraverso i mezzi stampa, affissioni e radio che non vuole essere pro o antigovernativa ma si rivolge ai potenti della terra dando visibilità alla mobilitazione invitando ad indossare la 'white band'. Una campagna di ritratti per "ricordare ai potenti le loro promesse, ci vuole polso" in modo da responsabilizzare il cittadino senza retorica e sensazionalismo ma portando a un vero coinvolgimento. L'appello agli tutti gli enti locali è quello di diffondere nei prossimi mesi questa campagna pubblicitaria affinché si raggiungano più persone possibili. Rispetto alla diffusione sui mass-media non sarà facile superare i muri di silenzio che all'interno della Rai e dei canali privati persistono sui temi sociali.
"Gli obiettivi del Millennio sono una piattaforma di co-sviluppo che smonta il paradigma dell'aiuto dai ricchi ai poveri" ha affermato Giovanni Camilleri, coordinatore di Art Internazional dell'Undp, il programma per lo sviluppo delle Nazioni Unite. "Se con il 97,3% del Pil i paesi occidentali creano gli squilibri, con lo 0.7% provano ad aiutare i paesi in via di sviluppo. Di fatto per raggiungere gli obiettivi sarà necessario articolare e coordinare bene le risorse. Nei paesi occidentali si discute tanto delle grandi problematiche ma gli scarsi risultati possono portare al generare di un senso di sfiducia anche nella democrazia". Questa affermazione di Camilleri viene confermata da un recente studio delle Nazioni Unite per cui il 55% della popolazione latinoamericana sarebbe disposta a rinunciare a un sistema democratico per avere l'accesso ai diritti fondamentali. "E' necessario far funzionare meglio le risorse umane oltre a quelle finanziarie e ad esempio non costruire progetti che non parcheggino i deboli della società ma creino partnership economico-sociali". Camillieri ha poi sottolineato come la cooperazione internazionale funziona per progetti e per questo bisogna iniziare a pensarli in collegamento ai processi che nei vari paesi si stanno vivendo, provando ad articolarsi con chi fa le politiche in quel paese. Per concludere la sessione plenaria Camillieri ha ricordato che spesso sui temi della cooperazione abbiamo una formazione senza pratiche e delle pratiche senza formazione. [AT]
Altre fonti: Campagna per gli obiettivi del Millenio, Tavola della Pace, Enti locali per la Pace e di Diritti umani