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Cooperazione: Italia all'ultimo posto nel mondo
Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile (Agenda Globale 2030)
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I dati Ocse-Dac, relativi all'aiuto Pubblico allo Sviluppo, collocano l'Italia all'ultimo posto dopo gli Stati Uniti, con uno 0,15% contro lo 0,17% del 2003: lo afferma un rapporto di Volontari nel mondo - Focsiv che sarà presentato domani a Padova, nell'ambito di Civitas. "È una cecità politica ed un primato che cancella definitivamente la nostra credibilità a livello internazionale: da un lato si depenna dal bilancio uno degli strumenti che permette ai tanti Paesi del Sud del mondo di costruire un reale futuro e dall'altro si chiede, a quegli stessi Paesi, di votare la proposta italiana di riforma del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite" - dichiara Antonio Raimondi, presidente del Vis.
L'Italia come la Germania hanno apportato un taglio degli aiuti in termini reali fra il 2002 e il 2003. Ma non solo. Italia e Germania - questa volta insieme a Spagna, Austria e Grecia - non raggiungeranno entro il prossimo l'anno l'obiettivo, fissato dall'Ue, di destinare al settore lo 0,39% del Pil. L'Italia, in particolare, ha mantenuto dal 2000 al 2003 una percentuale dello 0,17%; le previsioni per il 2005 sono dello 0,15%. Percentuale che la colloca all'ultimo posto nell'Ue nel 2004.
Lo afferma il rapporto ombra di Volontari nel mondo- Focsiv (che raccoglie 58 ong di ispirazione cristiana) che sarà presentato domani a Padova, nell'ambito di Civitas, che fornisce un bilancio del 'Millenium development goals' a cinque anni dall'impegno sottoscritto dai capi di stato di tutto il mondo convocati dall'Onu. Il documento, che si concentra sull'obiettivo che richiama la costituzione di un partenariato globale (obiettivo n. 8), traccia un panorama generale non eclatante: gli impegni "sono ancora una volta disattesi".
Tuttavia, si rileva da parte di tutti i governi europei un'attenzione alle politiche per raggiungere gli Obiettivi del Millennio. La posizione dell'Italia è più che modesta nell'Ue. La percentuale di Pil che i paesi europei destinano agli aiuti resta un punto nodale degli Obiettivi del Millennio. Tutti i cinque paesi donatori che nel 2004 raggiungono o superano la percentuale dello 0,7% fissata dall'Onu sono europei (Norvegia con lo 0,87%, Danimarca con lo 0,84%, la Svezia con lo 0,77%, Olanda con 0,74%, Lussemburgo con 0,85%). Sono comunque europei anche quelli che destinano la percentuale piu' bassa e fra questi compare l'Italia (0,15%), accompagnata da Grecia (0,23%) e Austria (0,24%). Inoltre, la maggior parte dei donatori europei ha aumentato l'ammontare degli aiuti. La cifra degli aiuti europei, provenienti dagli stati membri, e' cresciuta del 2,9% tra il 2003 e il 2004. Il Belgio, la Repubblica Ceca, la Francia, la Germania, l'Irlanda e il Regno Unito hanno pianificato di raggiungere l'obiettivo dello 0,7%. [GB]