Terremoto Algeria: i primi interventi della Caritas

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Sempre più grave il bilancio delle vittime del devastante sisma che ha colpito l'Algeria settentrionale. Resta difficile valutare bene l'entità della catastrofe anche perché questo terremoto, il più grave in Algeria dopo quello dell'80, ha messo fuori uso gran parte delle linee telefoniche nelle zone colpite.

La rete internazionale delle Caritas si organizza per far fronte alle necessità più urgenti della popolazione algerina, mentre proseguono con evidenti difficoltà i tentativi di contattare Caritas Algeria che si è comunque subito attivata per rispondere ai bisogni più urgenti.

Oggi sta partendo per Algeri Philippe Hemar, rappresentante della rete internazionale Caritas, accompagnato da un comunicatore, per fare una prima valutazione dei bisogni, insieme a Caritas Algeria, informare e organizzare gli aiuti.

Significativa è la presenza della Chiesa, in un paese musulmano dove i cristiani sono solo lo 0,01%, circa 3.000, su una popolazione di 30 milioni di abitanti, un centinaio di preti e circa 150 religiose. Quattro sono le diocesi: Algeri, Oran, Constantine, Laghouat. In ciascuna è presente la Caritas, che si pone innanzitutto in ascolto della popolazione e, attraverso la sua azione sociale, risponde concretamente ai bisogni, per favorire promozione, rispetto dei diritti umani e coscientizzazione.

Il suo ruolo è anche quello di fare da ponte con la chiesa europea fornendole un'analisi della situazione reale e attendibile. La Caritas ha sviluppato una collaborazione significativa con associazioni algerine.

In Algeria la Caritas è denominata "Servizi Caritas delle Diocesi dell'Algeria". E' un servizio direttamente collegato alla chiesa algerina, unica struttura ufficialmente riconosciuta dallo Stato.
Tra le priorità indicate da Caritas Algeria, la Caritas Italiana collabora da anni a sostegno di progetti nel campo della promozione della donna. Significativa è la pubblicazione della rivista socio-educativa Hayat ("Vita") che permette alle donne algerine e alle associazioni femminili di accedere ad informazioni su argomenti della vita quotidiana, oltre a riflessioni più ampie.

"Nell'esprimere in questo momento la piena solidarietà e la vicinanza nella preghiera alla Caritas, alla Chiesa locale e alla popolazione - dice mons.Vittorio Nozza, direttore della Caritas Italiana - come primo segno concreto mettiamo a disposizione 25.000 euro e siamo pronti a sostenere gli interventi messi in atto dalla rete internazionale".

Fonte: Caritas Italiana

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