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Oxfam: G8 Finanze un’altra foto di gruppo, ma i poveri restano a bocca asciutta
Cooperazione internazionale allo sviluppo
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"Il G8 Finanze? Un'altra foto di gruppo mentre i poveri del mondo restano a bocca asciutta". Così ha commentato all'agenzia AGI, Charles Abani direttore del programma di Oxfam in Africa australe. "I ministri delle Finanze del G8 evidentemente hanno scelto di ignorare la promessa ribadita appena ieri dai loro colleghi riuniti per il G8 Sviluppo di allocare 50 miliardi di dollari - la metà dei quali per l'Africa- all'anno in aiuti ai Paesi poveri entro il 2010" - ha aggiunto Abani commentando la dichiarazione finale dei ministri che si sono venerdì e sabato scorsi a Lecce per il G8 delle Finanze.
"L'annuncio che i ministri delle Finanze G8 porteranno avanti negoziati per assistere i piccoli agricoltori è certamente un segnale positivo" - sostiene Farida Bena, responsabile dell'ufficio campagne di Oxfam International e Ucodep. "Queste iniziative dovrebbero essere monitorate nel quadro del meccanismo finanziario previsto dalla nuova partnership globale sull'agricoltura e la sicurezza alimentare. Brilla per la sua assenza, invece, un cenno concreto ai fondi addizionali previsti per l'adattamento dei paesi più poveri ai cambiamenti climatici".
Anche la Coalizione Italiana Contro la Povertà (GCAP)) ha chiesto al ministro degli Esteri, Franco Frattini, a conclusione dell'incontro dei Ministri dello Sviluppo del G8 "maggiore chiarezza" sugli strumenti che l'Italia intende adottare per rispettare gli impegni assunti nel 2005. "Pur apprezzando le dichiarazione fatte da Frattini" - ha commentato Sergio Marelli, portavoce della coalizione Gcap, "restano ancora molte perplessità legate a quali meccanismi di finanziamento il Governo italiano intenda mettere in campo per rispettare gli impegni presi a Glenaegles nel 2005, e raggiungere il traguardo allora annunciato dello 0,7% del Pil entro il 2015. Serve chiarezza, da parte del Ministro, rispetto agli strumenti che l'Italia adottera' per allinearsi agli altri paesi sulla questione dell'obiettivo Aiuto Pubblico allo Sviluppo e soprattutto servono urgentemente risorse e scadenze precise per il loro esborso".
"Come possiamo credere adesso a dichiarazioni di principi simili, e che sono state già drammaticamente disattese?" - ha aggiunto all'agenzia AGI Laura Ciacci, portavoce della Gcap. "Importante il grande appello all'urgenza di intervenire sui cambiamenti climatici e non lasciare soli i paesi del Sud del mondo nella sfida all'adattamento, e questo è un punto fondamentale che deve trovare concretezza nei meccanismi finanziari. Adesso però vogliamo azione concreta, prima tra tutti l'Italia si deve riallineare altrimenti sono solo parole". Per scuotere l'indifferenza dei leaders dei governi sull’aggravarsi della crisi economica per i paesi del Sud del mondo, la Coalizione Italiana Contro la Povertà (GCAP) ha manifestato nei giorni scorsi a Roma, in occasione della conclusione della riunione allargata dei Ministri dello Sviluppo del G8.
"L'impatto della crisi economica globale nei Paesi in via di sviluppo è ancora troppo poco riconosciuto dai grandi della terra" - ha sottolineato ActionAid a chiusura lavori del G8 Finanze a Lecce . "Le più recenti stime della Fao e della Banca Mondiale confermano che sono ormai oltre 1 miliardo le persone che soffrono la fame", ha affermato Luca De Fraia, segretario generale aggiunto di ActionAid. "Ciò significa che negli ultimi due anni, la crisi globale, economica e alimentare ha spinto oltre 80 milioni di persone al di sotto della soglia dell'estrema povertà. In pochi mesi si è dissipato il progresso fatto nel corso degli ultimi 15 anni. Il G8 non può più sottrarsi alle proprie responsabilità nel garantire la sicurezza alimentare globale".
Fino ad oggi, spiega ActionAid, "la fame è rimasta purtroppo una questione marginale nei programmi politici dei governi e gli aiuti all'agricoltura hanno subito una drastica riduzione. Negli ultimi 25 anni i fondi per gli aiuti all'agricoltura sono diminuiti dell'85% per i donatori multilaterali e del 40 per quelli bilaterali". "E' dunque necessario - ha concluso De Fraia far aumentare progressivamente gli aiuti all'agricoltura per farli tornare al 10% del PIL globale, ovvero ai livelli di 20 anni fa. Chiediamo con forza al G8 di specificare una cadenza degli investimenti, perchè rimane ancora un mistero come e quando questi investimenti promessi saranno allocati". [GB]
Fonte: Agimondo