No all'azzeramento della cooperazione internazionale

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Appello del presidente dell'Ass. Ong Italiane Sergio Marelli, di Savino Pezzotta segretario generale della CISL e il Sindaco di Roma Walter Veltroni.

Le ferite aperte dagli intollerabili reiterati crimini terroristici, il fallimento dell'uso delle armi per la risoluzione dei conflitti, l'inasprimento dell'intolleranza e del razzismo impediscono l'affermarsi della convivenza pacifica tra popoli e persone.

La sicurezza delle persone è messa a repentaglio in tutto il pianeta, generando paura e diffidenza che ostacolano il percorso verso uno sviluppo armonico, pacifico e sostenibile nei Pesi dei Sud del mondo come nei nostri Paesi ricchi.

Le giovani generazioni vedono allontanarsi la possibilità di ereditare un mondo improntato al benessere, alla prosperità e a condizioni dignitose per ogni uomo ed ogni donna del pianeta.

Questa situazione ci porta a ribadire con fermezza e convinzione che l'unico strumento per costruire pace, sicurezza e sviluppo per l'intera umanità sia una adeguata politica di cooperazione e solidarietà internazionale tesa a garantire diritti e opportunità eque per tutte le popolazioni che ancora vivono in condizioni di povertà e di miseria.

Lo scorso 18 aprile, in occasione della manifestazione ITALIA AFRICA, oltre 150.000 persone hanno sfilato per le strade di Roma per chiedere pace e giustizia per i popoli dell'Africa. Ad oggi il numero di sottoscrizioni all'appello lanciato in quella occasione hanno superato il milione di firme.

Eppure il nostro Governo in queste ore sta proponendo di ridurre ulteriormente il già magro impegno economico dell'Italia a favore delle iniziative di cooperazione allo sviluppo.

Il Ministero dell'Economia intende azzerare i fondi residui di questo 2004 destinati alla cooperazione internazionale, mediante il taglio di 250 milioni di Euro previsti dal Decreto di Assestamento di Bilancio. Una misura che comporterebbe il mancato versamento del contributo italiano al Fondo Globale per la lotta all'AIDS alla tubercolosi e alla malaria, il taglio dei fondi previsti per la ricostruzione in Afghanistan e Iraq, l'azzeramento dei contributi previsti per i progetti delle ONG.

Contemporaneamente lo stesso Ministero dell'Economia propone un'ulteriore riduzione degli stanziamenti destinati alla cooperazione internazionale nella proposta di finanziaria del 2005.

Ci appelliamo a tutte le forze politiche di maggioranza e di opposizione, affinché il Parlamento chiamato in questi giorni a discutere i due provvedimenti, impedisca che il risanamento dei conti pubblici del nostro Paese venga fatto sulle spalle di centinaia di milioni di poveri e con il sacrificio di altre vite umane.

Chiediamo al Parlamento di reintegrare i 250 milioni di Euro e di approvare una finanziaria 2005 che preveda lo stanziamento dello 0,27% del PIL a favore della cooperazione allo sviluppo come da impegno sottoscritto in sede di Consiglio dei Ministri della UE a Barcellona nel 2002.

Chiediamo a tutte le organizzazioni aderenti e a tutti i sostenitori di ITALIA AFRICA di unirsi a queste nostre richieste e di mobilitarsi per far sentire la voce di miliardi di persone che dal nostro Paese si attendono l'esercizio delle responsabilità che gli competono.

Il governo ha il dovere di mantenere gli impegni assunti nelle sedi internazionali.

L'Africa e i poveri non possono aspettare.

Walter Veltroni - sindaco di Roma
Savino Pezzotta - Segretario Generale CISL
Sergio Marelli - Presidente Associazione ONG Italiane

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