Msf: appello per epidemia di meningite in Burkina Faso

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Tardano ad arrivare i fondi necessari per l'acquisto di vaccini supplementari per la massiccia campagna di vaccinazione contro la meningite in Burkina Faso. Medici Senza Frontiere (MSF), che sostiene le autorità del paese nella cura dei malati e nella vaccinazione della popolazione, lancia un appello urgente alla comunità internazionale affinché aumentino i loro aiuti di almeno un milione di euro. Tale somma è indispensabile per l'acquisto e il trasporto di 1,7 milioni di vaccini e altro materiale in attesa di essere spediti. La metà dei 3.350.000 di vaccini messi a disposizione del Burkina Faso per combattere il propagarsi dell'epidemia sono ancora bloccati per mancanza di fondi. Se i vaccini non verranno spediti nei prossimi giorni, l'impatto della campagna di vaccinazione sarà molto limitato - afferma Msf.

"I vaccini sono lì, la logistica è pronta, la campagna di vaccinazione è avviata, ma mancano i fondi", spiega Meinie Nicoali, responsabile delle operazioni di MSF. "L'epidemia che colpisce il Burkina Faso è molto più grave di quanto abbiamo visto gli anni passati. Eppure, nonostante la drammaticità della situazione e la mobilitazione del Ministero della Salute e delle organizzazioni umanitarie, la comunità internazionale non sta fornendo il necessario sostegno a questo grande sforzo per salvare vite umane. La lentezza della comunità internazionale è inaccettabile". Una dose di vaccino costa 0,50 euro.

Dallo scoppio dell'epidemia di meningite in Burkina Faso a fine febbraio, 10.796 casi sono stati registrati e 801 persone sono morte secondo le autorità sanitarie del paese. Per sostenere la massiccia campagna di vaccinazione realizzata dalle autorità, MSF ha già vaccinato circa 500mila persone e ha curato 400 malati nella capitale Ouagadougou. MSF si prepara ad aumentare il suo intervento nel paese e a vaccinare ancora di più per evitare la propagazione dell'infezione.

La meningite, un'infezione della membrana cerebrale, è una malattia altamente infettiva che uccide fino al 50% delle persone colpite in assenza di cure tempestive. Anche quando la malattia viene diagnosticata presto e curata con antibiotici appropriati, il tasso di mortalità rimane tra il 5% e il 10%. Inoltre, un sopravvissuto su cinque soffrirà a posteriori di effetti neurologici come sordità o ritardo mentale.

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