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Microcredito: facilitati dall'Italia 17 milioni di euro
Cooperazione internazionale allo sviluppo
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Mentre in Italia la magistratura indaga sulle vicende di importanti gruppi bancari, tra nuovi investimenti effettuati e facilitazioni ai finanziamenti, nell'Anno Internazionale del Microcredito le associazioni italiane hanno dato un contributo di circa 17 milioni di euro (20 milioni di dollari) alla crescita della microfinanza nell'Est e nel Sud del mondo. Protagoniste soprattutto tre organizzazioni: il Consorzio Etimos, del gruppo Banca Popolare Etica; CreSud, la società di investimento partecipata da Botteghe del commercio equo come Chico Mendes di Milano e Mandacarù di Trento, dal Consorzio Altromercato e dal coordinamento di Ong Cipsi; Microfinanza srl, società fornitrice di servizi al microcredito e alla microimpresa. Il microcredito nel mondo raggiunge 66 milioni di microimprenditori poveri, soprattutto donne.
Nel 2005, secondo il Cgap, il consorzio di agenzie Onu che supervisiona il settore, i nuovi investimenti in capitale e credito verso istituzioni di microfinanza ammontano a 174,8 milioni di dollari, provenienti da una trentina di fondi, agenzie multilaterali e anche banche, soprattutto degli stessi paesi in via di sviluppo (India, Georgia, Marocco, Africa occidentale) e in qualche caso occidentali (Deutsche Bank, Hsbc, Abn Amro e banche di credito cooperativo). Le organizzazioni di microcredito che hanno ricevuto nuovi finanziamenti sono 65, mentre sono oltre 600 quelle che hanno in corso, a vario titolo, crediti e partecipazioni in capitale da parte di investitori etici.
Ma il Segretariato del Microcredit Summit, che ha presentato i dati l'altro giorno a Ottawa, calcola in oltre 3.000 i programmi di microfinanza in tutto il mondo, con 66 milioni di microimprenditori poveri, di cui l'84% donne, raggiunti da questo nuovo sistema microbancario. Nel novembre 2006 ad Halifax, in Canada, il Global Microcredit Summit farà il punto sull'obiettivo di raggiungere 100 milioni di destinatari, nell'ambito degli Obiettivi del Millennio delle Nazioni Unite.
Tra gli investitori italiani, i principali sono stati CreSud (Milano), con 1 milione di euro (1,2 milioni di dollari) di nuovi crediti, e Etimos (Padova), con 800 mila euro (quasi 1 milione di dollari) di nuovi prestiti. Tra le istituzioni di microfinanza che hanno ricevuto nuovi finanziamenti, inoltre, 7 hanno avuto questa possibilità grazie al lavoro e ai rapporti di rating di Microfinanza srl.
Complessivamente hanno ottenuto 17,1 milioni di dollari, un decimo circa del totale, consentendo a oltre 60 mila microimprenditori nei Balcani, in Asia, in America Latina di ottenere più credito e maggiori opportunità di crescita.