Wsf: Chávez al Gigantinho conquista Porto Alegre

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Durante l'apertura della conferenza del Presidente Hugo Chávez è stato confermato il Venezuela come la sede di una delle edizioni regionali del Forum Sociale Mondiale del 2006. La decisione è stata presa all'unanimità dal Consiglio delle Americhe, uno dei comitati del Forum. Dopo l'annuncio, Candido Grzybowski, direttore dell'Istituto Brasiliano di Analisi Sociali e Economiche (IBASE) ha ringraziato Chávez per la disponibilità ad ospitare l'evento. Il carisma del polemico Presidente ha veramente conquistato Porto Alegre. Già molto prima dell'arrivo di Chávez in città, diverse migliaia di manifesti, con la stessa impostazione della pubblicità dei concerti rock, informavano sulla conferenza del "capo bolivarista" (la parola viene del nome di Simon Bolivar, che sognava un Sud America trasformato in un unico paese).

Chávez, nel suo discorso, ha elencato gli ispiratori della "rivoluzione bolivariana". Il primo, secondo lui, sarebbe stato Gesù Cristo, definito come "uno dei più grandi avversari dell'imperialismo", poi l'indimenticabile Che Guevara (il Presidente indossava una camicia con una foto del mito in basco) seguito da Atahualpa, leader della resistenza inca ai conquistadores, e dal fondatore del Partito Comunista Brasiliano, Luiz Carlos Prestes.

Il presidente Chávez ha fatto al pubblico un resoconto del suo lavoro per il Venezuela, definito da lui una "rivoluzione", con tanto di statistiche alla mano, al punto di far supporre una sorta di ringraziamento del supporto fornitogli dal Governo Lula durante le due crisi interne che ha dovuto fronteggiare. Il Presidente ha attaccato duramente gli Stati Uniti concludendo così: - "Tutti gli imperi sono sempre corrotti da dentro e un giorno piomberanno per terra. Un giorno l'imperialismo nord americano piomberà per terra e prevarrà il popolo degli Stati Uniti sognato da Martin Luther King".

Jo㣀o Pedro Stédile, del Movimento dos Sem-Terra (MST) è stato l'anfitrione di Chávez a Porto Alegre ed è stato lui ad accompagnare il Presidente al pranzo con le autorità all'albergo Plaza San Rafael. Nella mattinata Chávez ha visitato anche un accampamento dei Sem-Terra in un'area occupata a Tapes (vicino alla Lagoa dos Patos) e ha piantato un alberello nel Bosco della Solidarietà, che ogni anno diventa più folto a Porto Alegre.

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