Immigrazione: 302 rilievi di incostituzionalità della Bossi-Fini

Stampa

La legge sull'immigrazione 189/2002, altrimenti nota come "Bossi-Fini" nel mese di settembre compie un anno. Terre di Mezzo dedica a questi 365 giorni di ingressi regolari e di sbarchi clandestini, di bimbi immigrati sui banchi delle nostre scuole e di reati commessi da extracomunitari, di espulsioni e di sfruttamento del lavoro nero il numero di settembre della rivista.

A un anno dalla sua entrata in vigore - documenta il mensile - la Bossi-Fini deve fare i conti con una lunga lista di eccezioni di illegittimità costituzionale: in almeno 302 casi, giudici di tutto lo Stivale hanno deciso di sospendere il processo che stavano presiedendo, ritenendo che alcuni articoli della legge fossero in contrasto con la Costituzione. L'articolo su cui si sono incagliati la maggior parte dei processi (almeno 221 casi) è senza dubbio il 13 che disciplina l'"arresto obbligatorio in flagranza". Paolo Bonetti, esperto di diritto degli stranieri, spiega perché il testo potrebbe saltare: il 15 ottobre, infatti, la legge va sotto esame alla Consulta

"Con l'immigrazione - afferma la rivista - il caso di imparare a convivere fin da oggi: infatti gli immigrati in regola, al termine della sanatoria saranno circa 2,4 milioni. Nel 2050, secondo gli studi statistici, gli stranieri potrebbero essere anche cinque volte di più e gli italiani, per la crisi demografica, dagli 8 ai 17 milioni di meno. "Gli stranieri si vogliono integrare - si legge nell'editoriale di Carlo Giorgi - ma la legge diminuisce la durata dei permessi di soggiorno, rendendo meno stabile la loro vita. La società va da una parte, le scelte dei politici dall'altra, inseguendo le paure della gente".

Un'iniziativa che ben evidenzia la volontà da parte degli immigrati di integrarsi nella realtà italiana verrà presentata il 16 settembre a Bologna. Si tratta di una cooperativa di baby sitter immigrate per i bambini italiani e stranieri da 0 a 3 anni. Un servizio di assistenza e cura attivo negli orari in cui i servizi per l'infanzia non coprono i bisogni di famiglie e di donne che lavorano in orari particolari. Il progetto della Caritas di Bologna è sostenuto da Aeca e Ciofs Er Bologna ed è titolato: "Io apprendo, io lavoro: noi creiamo impresa". [RB]

Fonti: Terre di mezzo, Caritas di Bologna.

Ultime su questo tema

Vuoi diventare uno dei nostri editorə?

01 Ottobre 2025
Il crowdfunding per la 14ma edizione dell’Atlante delle Guerre e dei Conflitti del Mondo è partito! Questa sarà l’edizione del cambiamento. Dopo 13 edizioni e 15 anni era tempo di rinnovarsi, senza...

Mio fratello Ibrahim

20 Settembre 2025
Un pellegrinaggio sui campi da rugby italiani, con lo scopo di condividere e raccontare le capacità riabilitative, propedeutiche e inclusive della palla ovale. (Matthias Canapini) 

L’inizio dell’offensiva terrestre israeliana e l’esodo di massa da Gaza City

17 Settembre 2025
Israele conferma che l’offensiva ha provocato un esodo senza precedenti. (Giacomo Cioni)

Eternit e panini kebab

10 Settembre 2025
Un pellegrinaggio sui campi da rugby italiani, con lo scopo di condividere e raccontare le capacità riabilitative, propedeutiche e inclusive della palla ovale. (Matthias Canapini)

Il lavoro delle Ong nel Mediterraneo, tra minacce e ostruzionismo

29 Agosto 2025
Dopo l’attacco alla Ocean Viking, abbiamo intervistato Sara, Protection officer a bordo della nave Humanity 1. (Maddalena D´Aquilio

Video

Aung San Suu Kyi in detenzione preventiva per importazione illegale di walkie-talkie