Bulgaria: se l'astensionismo vince

Stampa

Lo scorso fine settimana si sono tenute in Bulgaria le elezioni amministrative. Drammatica la percentuale dell'astensionismo che, a livello nazionale, è stato del 70%. Un dato, quest'ultimo, che seppur accentuato, è comune ad altri Paesi dell'est Europa. In Serbia ad esempio per ben due volte sono fallite le elezioni Presidenziali perché meno del 50% degli aventi diritto si è recato alle urne.

"Il dato più rilevante di questa tornata elettorale è che solo un bulgaro su tre è andato a votare" commenta Andrea Ferrario, direttore di Notizie Est "alle amministrative del 1999, che già avevano suscitato preoccupazioni per la bassa percentuale, si era recato alle urne 51% degli aventi diritto al voto". Ferrario nota come in generale la percentuale dei votanti è stata bassissima nelle grandi città e relativamente alta nei villaggi.

Per quanto riguarda i risultati elettorali vi è stata una sostanziale vittoria dei socialisti, attualmente a livello nazionale all'opposizione e della destra che ha governato il Paese sino al 2001. Crollo invece del partito dell'ex re Simeone di Sassonia Coburgo Gotha che aveva trionfato nel 2001 promettendo ai bulgari che in 800 giorni avrebbe sensibilmente migliorato i loro standard di vita, cosa poi non avvenuta.

L'astensionismo non è una caratteristica della sola Bulgaria ma di tutta l'area dei Balcani. Alle ultime elezioni Presidenziali in Montenegro solo il 48% degli aventi diritto si è recato alle urne. Cifre ancor più basse nelle ultime elezioni presidenziali in Serbia dove la percentuale dei votanti si è attestata sul 45%. In Bosnia Erzegovina alle ultime politiche si sono recati al voto poco più del 50% degli aventi diritto. "La democrazia non è una formula astratta e nei Balcani è in forte crisi il concetto di cittadinanza e della rappresentanza politica. L'astensionismo ne è forse la più palese dimostrazione", il commento dell'Osservatroio sui Balcani. [DS]

Altre fonti: Notizie Est;

Ultime su questo tema

Editoriale - Parliamo di Patria, allora

04 Novembre 2025
Poveri e sfortunati sono gli Stati in cui i cittadini si riconoscono come comunità solo attraverso l’esercito.  (Raffaele Crocco)

La pace senza donne non è pace

01 Novembre 2025
Le donne continuano a essere assenti dai tavoli negoziali dove si decide della pace e del futuro di tutti e tutte. (Maddalena D’Aquilio)

La Lungimiranza del Malawi: il fotoreportage

22 Ottobre 2025
Il fotoreportage dal Malawi di Silvia Orri.

Celebrato il pacificatore solo silenzio mentre a Gaza si continua a morire

20 Ottobre 2025
Arma infame: peggiorano fame e malattie. I coloni bloccano i camion e il valico di Rafah resta chiuso. Per debellare meningite, diarrea, malattie respiratorie ci vorrà un lavoro «gigantesco». ...

Dopo la bomba sotto la casa del collega Sigfrido Ranucci...

17 Ottobre 2025
La solidarietà di tutta la redazione a Ranucci e alla sua famiglia. Ma non basta la solidarietà dopo le bombe. (Raffaele Crocco)

Video

Marco Revelli: 'Costruire e praticare la democrazia'