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Grecia: lo stato di salute del Mar Egeo
Codici di condotta
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Foto: Naja Bertolt Jensen da Unsplash.com
Nel Mar Egeo la Grecia deve affrontare molte sfide ambientali. Mentre si manifestano gli effetti del riscaldamento globale è tempo di politiche ambiziose. Ne sarà all’altezza l’attuale governo? Un’intervista a Giorgos Sylaios, professore di Ingegneria ambientale all'Università Democrito di Tracia.
Con il riscaldamento globale l'Egeo risente dell'aumento delle temperature? E se sì, quali sono gli impatti di tale fenomeno?
Nell'Egeo settentrionale e vicino al Mar Nero, la temperatura rimane piuttosto bassa, soprattutto a causa dei fiumi che vi sfociano. Nell'area levantina a sud di Creta e verso il Mar Libico, l'aumento della temperatura è molto più marcato e preoccupante. Questo porta a un aumento della salinità e la regione diventa quasi tropicale. Il problema che si pone è che compaiono specie esogene che si dirigono verso il Mar Egeo attraverso il Canale di Suez. Queste specie possono essere pesci, microrganismi o alghe. Sono alla ricerca di cibo. Il rischio è che si moltiplichino a scapito delle specie endogene che esistono nell'Egeo e che rischiano di scomparire. Per il momento, questo fenomeno è solo sporadico. Ma la caulerpa (caulerpa taxifolia), ad esempio, è un'alga invasiva ormai presente nel Mediterraneo che produce una tossina che può essere fatale se ingerita dalle orate.
Stiamo assistendo anche a un innalzamento del livello del mare in questa regione?
Ogni anno il Mar Egeo si alza di sei millimetri. Questo può causare gradualmente dei problemi, soprattutto nelle isole e nelle zone paludose che sono molto piatte. Questo fenomeno è ovviamente legato ai cambiamenti climatici e può minacciare siti archeologici come l'isola di Delo, oltre che abitazioni e aree turistiche. Dovremo prepararci seriamente a questo nei prossimi anni, spostare anche alcuni edifici se necessario...
Quale la qualità dell'acqua nell'Egeo? È molto inquinato?
Il nord del Mar Egeo, vicino al Mar Nero e alle foci di fiumi come il Danubio, è più inquinato della regione meridionale. Anche nelle aree industriali, dove c'è un'alta densità di navi come le petroliere, ci sono varie problematiche. Ad esempio il Golfo Saronico, vicino ad Atene, è un'area sensibile. Nel Golfo di Thermaikos, vicino a Salonicco, nella Grecia settentrionale, o nei pressi del fiume Evros, vicino alla Turchia, l'inquinamento è piuttosto elevato. In generale, le zone degli estuari, dove i fiumi trasportano rifiuti e impurità prima di sfociare in mare, sono le più inquinate. In mare aperto, invece, non ci sono grossi problemi. Un elemento che finora è preso poco in considerazione è l'inquinamento atmosferico. Quando piove, l'inquinamento finisce in mare e la qualità dell'acqua può essere compromessa...
La proliferazione della plastica è ancora un problema in Grecia, nonostante le misure adottate per limitarne l'uso soprattutto su alcune isole?
La questione non è stata affatto risolta nonostante le iniziative per limitarne l'uso. Le misure devono essere adottate su larga scala e non solo su alcune isole. Il turismo di massa ha un impatto negativo sull'ambiente e dobbiamo rendercene conto rapidamente per limitare l'uso della plastica in tutte le destinazioni turistici. Piccoli pezzi di plastica possono essere mangiati da pesci, delfini e tartarughe, uccidendoli...