Armi: i GAN con la pace a EXA

Stampa

Questa mattina, nell'area del polo fieristico di Brescia, dove ha luogo dal 17 al 20 la 23° edizione di EXA, la rete dei GAN ha messo in atto una serie di azioni nonviolente per manifestare il proprio dissenso nei confronti di un evento che si presenta come esposizione di armi sportive e da caccia, ma che in realtà ospita tra i suoi stand armi da difesa e per la sicurezza, armi che, venendo di fatto utilizzate nei conflitti che insanguinano il pianeta, hanno causato 5 milioni di morti nell'ultimo decennio (dati 0nu). Le azioni volevano sostenere la campagna DISARMIAMO EXA, che chiede una modifica del regolamento di EXA affinché le armi da difesa e le armi impiegate nei conflitti non trovino più spazio all'interno dell'esposizione; inoltre veniva chiesto il rilancio dell legge regionale 6/94, nata per promuovere progetti per la riconversione bellica in Lombardia.

Dalle 10 del mattino, alcuni attivisti dei GAN dotati di trampoli e muniti di grandi occhi di cartapesta hanno attirato l'attenzione degli utenti della fiera domandando loro: le armi per voi sono diritti o delitti?, riuscendo spesso a instaurare un dialogo pacifico e costruttivo con i passanti. Dalle 11.30 un gruppo di una quindicina di attivisti ha portato proprio davanti all'ingresso della fiera le "carte della riconversione" che componevano da una lato l'immagine di un fucile e dall'altro quella di una bicicletta con i colori dell'arcobaleno. A un rullo di tamburi alcuni finti passanti cadevano morti e venivano coperti da un sudario con la scritta "le armi di EXA uccidono".

"Abbiamo portato le bandiere pace fin nel cuore di EXA per smascherare il suo vero volto" ha dichiarato Flavia Rampichini del Gan di Milano. All'interno una decina di membri della Rete dei GAN hanno infatti dimostrato tra gli stand con delle bandiere della pace riuscendo a denunciare pubblicamente la presenza di armi impiegate nei conflitti , tra cui le famose Beretta92 in dotazione all'esercito degli Stati Uniti. L'azione di denuncia ha visto momenti di dialogo con gli utenti della fiera che dimostravano di ignorare la destinazione delle armi leggere prodotte in Italia e esportate all'estero. Nel frattempo ai botteghini altri membri della Rete dei GAN con un azione di "teatro invisibile" attiravano l'attenzione sulla presenza di armi non soltanto sportive e da caccia all'interno della mostra.[AT]

Fonte: Rete dei GAN

Ultime su questo tema

“L’accordo per Gaza deciso senza il minimo coinvolgimento dei palestinesi”.

14 Ottobre 2025
Intervista a Maria Elena Delia, referente per l’Italia della Global Sumud Flotilla e Global Movement to Gaza. Il ricordo di Vittorio Arrigoni. (Laura Tussi)

Marcia della pace, un fiume di gente come nel 2001

13 Ottobre 2025
È statauna marcia PerugiAssisi “che non si vedeva dal 2001 quando ci fu pochi giorni dopo l’invasione dell’Afghanistan seguita all’attacco alle Torri gemelle” quella di oggi. A dirlo è Flavio Lotti...

Siria, prime elezioni dopo la caduta di Assad

12 Ottobre 2025
Nelle prime elezioni parlamentari indirette, il volto del nuovo potere preoccupa le minoranze con l’incognita Israele. (Alessandro De Pacale)

Melma fa rima con stella

11 Ottobre 2025
Il progetto "L’ovale storto" racconta le capacità riabilitative, propedeutiche e inclusive della palla ovale. (Matthias Canapini)

SONO SUPER!

06 Ottobre 2025
Matteo Merli è un illustratore e ha creato questa breve storia e ce l’ha mandata. Dice tutto quello che dovremmo avere già capito da tempo.

Video

Marcia Perugia-Assisi 2010