WSF: 10mila alla Marcia della pace, diretta web-tv

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Oltre 10mila persone - ma secondo altre fonti ben 20mila - hanno partecipato alla Marcia della pace che ha aperto il primo World Social Forum in terra d'Africa. Una marcia piena di colori, di suoni e di voglia di riscatto partita dalla baraccopoli di Kibera - 800mila abitanti in pochi kilometri quadrati - sino ad Uhuru park nel centro della città. Il bellissimo "parco dell'Indipendenza" dove la dittatura dell'ex presidente Moi voleva cementificare, bloccato da Wangari Maathai, l'attivista ed ecologista kenyota, premio Nobel della pace 2004. Dalle premesse dei giorni scorsi questo sarà il forum dei baraccati più che delle organizzazioni internazionali, pure presenti in massa.

"Stanno ora cantanto e ballando scandendo gli slogan di un altro mondo possible, senza Aids e con più dignità per tutti" - riporta Silvia Morara, nostra corrispondente da Nairobi. "I preparativi fervono più negli slum che al centro organizzativo del WSF e mentre chi arrivava dall'estero cercava di sbrigarsela con pass, braccialetti e programmi ufficiali, tra le baracche di lamiera i bambini, le donne ed i gruppi di lavoro laici e religiosi decidevano e provavano i canti e preparavano la semplice logistica per accogliere i seminari del Forum dentro le baraccopoli. E' la festa."

Come nel programma dei delegati ufficiali, che si riuniranno nello stadio di Kasarani, anche nelle baraccopoli ci saranno, discussioni e workshops su come migliorare la situazione ambientale, sul diritto alla terra, contro gli sfratti, la corruzione, sulle strategie per combattere l'HIV/AIDS, ecc. "Oggi però è tempo di ballare e di stare assieme. Invitati sono tutti i paesi dell'Africa e del resto del mondo. Domani si discutera" - conclude Silvia Morara. La Marcia è promossa da Africa Peace Point, da Comunità "Koinonia" di Nairobi, dalla Tavola della pace, dal Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani, dal Comitato Organizzatore del Forum Sociale Mondiale e da Kutoka Network.

"Al centro della Marcia per la pace di Kibera - ha dichiarato Flavio Lotti, coordinatore nazionale della Tavola della pace giunto ieri a Nairobi - ci sono le persone più povere e violentate della terra, i loro fondamentali diritti negati, la loro voglia di liberarsi dalla violenza che li opprime. C'è la voglia di riscatto di tutti quei milioni di persone che ogni giorno sono costretti a combattere la guerra più difficile: quella contro il morso della fame e dell'ingiustizia. Insieme a loro chiederemo anche pace per il mondo intero, per la Somalia, per il Darfur e per le tante popolazioni africane martoriate dalla guerra sotto lo sguardo indifferente e cinico del mondo. Chiederemo pace per la Palestina, per Israele e per l'intero Medio Oriente dove la comunità internazionale sta consumando il suo più grande fallimento politico". "La Marcia per la pace di Libera è la figlia africana della Perugia-Assisi. Ci interroga e interroga la politica estera del nostro paese: qual'è il contributo dell'Italia alla costruzione di un mondo più giusto e più pacifico?"- conclude Lotti.

Unimondo dedicherà uno speciale 'Primo piano' all'evento con notizie dai propri corrispondenti. Sarà inoltre attivo il sito www.nairobi2007.it che funzionerà come quotidiano on line con articoli, fatti, commenti, riflessioni dei protagonisti e dei partecipanti italiani e del resto del mondo. Una redazione di giornalisti italiani collaborerà con i giornalisti africani e del resto del mondo per dare voce al Forum e agli africani.

E per chi vorrà seguire tutti i lavori del World Social Forum c'è la diretta-Tv via internet sul sito www.worldsocialforum.tv. Il servizio è stato reso disponibile grazie ad un accordo tra la Provincia Autonoma di Trento, il comitato internazionale del Forum, il comitato keniota e il ministero degli Affari esteri italiano. [GB]

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