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Servizio Civile: mobilitazione delle associazioni per i tagli e i ritardi del Governo
Servizio civile
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L'ampio Tavolo degli Enti Servizio Civile della Regione Piemonte con un comunicato esprime "profonda preoccupazione" per la situazione creatasi nel Servizio Civile Nazionale. Il processo di riforma della legge ad oggi è ancora sospeso, il Fondo per servizio civile già decurtato negli anni scorsi subirà un ulteriore taglio nel 2010; nel rapporto Stato-Regioni si assiste ad un "conflitto tra le parti"; bando pubblicato quest'anno ancor più tardi; accreditamento che impone notevoli risorse e personale mentre non si conoscono tempi e modi di presentazione dei nuovi progetti: sono questi i punti principali della nota del Tavolo piemontese.
"Da diversi mesi si è avviato il processo di riforma della Legge 64/2001 che prevedeva per il febbraio 2009 l’uscita del nuovo testo. Ad oggi però questo aspetto risulta ancora sospeso" - affermano le associazioni che auspicano "una pronta approvazione del testo che, a nostro avviso, dovrebbe ribadire gli elementi caratterizzanti l’istituto servizio civile, quali la difesa della Patria con mezzi non armati e nonviolenti, il coinvolgimento e la partecipazione delle giovani generazioni alla vita della collettività e delle istituzioni a livello locale, nazionale, europeo ed internazionale"
Circa il Fondo nazionale per il servizio civile si è assistito negli ultimi anni ad una costante diminuzione del Fondo e, stando al documento di programmazione economica, esso subirà un ulteriore taglio nel 2010. "Ciò sta portando di fatto ad un indebolimento del servizio civile, facendone un’esperienza residuale e per pochi, contrariamente al significato che ha per la società civile. In questi anni tale situazione ha spesso vanificato gli investimenti fatti dagli enti in termini organizzativi, di programmazione e di progettazione" - denunciano le associazioni. "Chiediamo un adeguamento del fondo in linea con: le capacità progettuali che gli enti di servizio civile hanno dimostrato di avere in questi anni,l’adesione dei giovani a questa esperienza".
Le numerose associazioni del Tavolo degli Enti Servizio Civile della Regione Piemonte chiedono infine una maggiore collaborazione fra Istituzioni ed Enti di servizio civile, nella ricerca di uno sviluppo condiviso della materia. "Siamo convinti che l'esperienza quotidiana delle centinaia di persone che lavorano al servizio civile rappresenti un enorme valore in termini di conoscenza, utile alla crescita logica e razionale dell'istituto".
Ieri il Consiglio dei Ministri ha deciso di rinviare "ad una successiva riunione" l’esame del disegno di legge sul riordino del Servizio civile nazionale. Con questo comunicato di due righe il Consiglio dei Ministri ha rinviato l'approvazione della cosidetta riforma Giovanardi sul servizio civile.
La scorsa settimana la Caritas e Conferenza nazionale enti per il servizio civile (Cnesc) hanno lanciato mobilitazione nazionale per difendere e rilanciare il Servizio Civile. Con la campagna "Dare un futuro al servizio civile" - che si svolge con anche con una raccolta firme online oltre che con una serie di iniziative specifiche - le 21 associazioni denunciano che "il Servizio Civile Nazionale, su base volontaria, dopo il successo iniziale, da qualche anno è entrato in crisi per la sovrapposizione di finalità e modalità di attuazione fra di loro contraddittorie, generando confusione fra i giovani, le organizzazioni, le istituzioni". "I tagli alle risorse economiche decisi dal Governo per il triennio 2009-2011 ne mettono in crisi anche l’operatività. Nel 2009 su 100.000 posti richiesti solo 25.000 sono stati finanziati, il numero più basso dal 2003!" .
La Cnesc chiede che il Servizio civile "sia volontario, rivolto a tutti i giovani cittadini che vivono stabilmente nel nostro paese o che da altri paesi vogliono partecipare, che metta al centro la crescita dei valori e delle capacità dei giovani" e che "abbia come finalità l’adempimento da parte dei giovani del diritto/dovere di promuovere la pace difendendo in modo nonviolento il nostro Paese e del diritto/dovere di partecipare consapevolmente alla vita pubblica, facendo della cittadinanza un’esperienza effettiva".
Per ottenere tutto questo, le organizzazioni e le persone promotrici chiedono al Presidente del Consiglio un impegno concreto, attraverso "il sollecito invio al Parlamento di una proposta che avvii la necessaria riforma della legislazione in vigore e lo stanziamento per il 2009 di un finanziamento straordinario che permetta l’avvio di altri 10.000 giovani oltre i 25.000 già programmati e che dal 2010 porti l’Italia ad essere un Paese che valorizzi almeno 40.000 giovani all’anno nella costruzione comune fra le generazioni, fra le istituzioni e la società civile organizzata di un futuro di pace, di impegno civico e di giustizia sociale". [GB]