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Religioni: inizia a Milano meeting mondiale del dialogo
Servizio civile
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Si tiene a Milano dal 5 al 7 settembre l'Incontro Internazionale "Religioni e Culture: il coraggio di un nuovo umanesimo", organizzato dalla Comunità di Sant'Egidio e dall'Arcidiocesi di Milano.
"L'interesse per il dialogo e l'incontro tra uomini e donne di fedi e culture diverse non è diminuito e siamo convinti che si debba continuare questo cammino di pace con tutti coloro che negli anni hanno voluto dare il loro prezioso contributo alla causa della convivenza tra popoli, religioni e culture" - sottolinea Silvia Marangoni, portavoce della Comunità di Sant'Egidio, una comunità da anni attenta a queste tematiche.
La tre giorni prevede 36 incontri con la presenza di 350 donne e uomini del mondo della cultura e protagonisti della vita civile, assieme a rappresentanti delle istituzioni e ai responsabili e testimoni dei diversi mondi religiosi del pianeta. Tra gli argomenti che verranno trattati troviamo i temi principali del nostro tempo: la democrazia tra espansione e debolezza, l'immigrazione come sfida contemporanea, l'allargamento dell'Europa e le sue radici culturali e spirituali, Africa e Aids. Ma anche molti degli interrogativi del mondo contemporaneo come lo scontro e il dialogo tra le civiltà, la lotta alla povertà, le questioni bioetiche, il dialogo tra laici e credenti, Oriente e Occidente, la frontiera dell'ecumenismo.
Si affronteranno inoltre questioni scottanti come Iraq, Medio Oriente, Irlanda del nord, Grandi Laghi e Guerre africane, diritti umani e pena di morte, diritto alle cure come nuovo diritto umano, Islam europeo e democrazia, mass media tra guerra e pace. E saranno al centro del summit i grandi temi della guerra e della pace, dell'identità e delle religioni, del dialogo possibile e delle difficoltà della coabitazione.
I partecipanti provengono da oltre 60 paesi del mondo. L'Arcivescovo di Milano cardinale Tettamanzi e il Presidente della Conferenza episcopale Italiana cardinale Ruini apriranno il meeting Internazionale, assieme al rabbino capo di Israele Yona Metzger, alla Presidenza degli Emirati Arabi Uniti nella persona di Ibrahim Ezzedine, dopo gli interventi del Ministro degli Esteri Franco Frattini e del Presidente della Commissione Europea Romano Prodi.
Dodici cardinali e patriarchi, tra cui il card. Re e il card. Kasper, i rappresentanti religiosi delle diverse comunità irakene, numerosi rappresentanti islamici, dal segretario generale Mohammed Sherif della WICS a Hasan Hanafi dell'Università del Cairo e al ministro turco Mehmet Aydin, esponenti di primo piano dell'economia e della finanza italiana e internazionale, da Michel Camdessus a Alessandro Profumo, Corrado Passera e Giuseppe Guzzetti, a Katherine Marshall, Savino Pezzotta, Segretario Generale dell CISL, intellettuali come Moni Ovadia e Tvetan Todorov, Susanna Tamaro, Massimo Cacciari, Gianfranco Ravasi, Serge Latouche, Jean Daniel, testimoni e intellettuali come Enzo Bianchi, Francisco Whitaker, Mohammed Smaili, Amos Luzzatto, Mairead Maguire, rappresentanti dell'Ebraismo italiano e dell'Islam italiano ed europeo, saranno alcune delle presenze più significative. [GB]