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Mfe: Fini agli esteri, scelta antieuropeista
Servizio civile
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Per Nicola Vallinoto del Movimento Federalista Europeo la scelta di affidare a Gianfranco Fini il Ministero degli Esteri "è una chiara opzione antieuropea. D'altronde, il nostro governo non ha mai nascosto la preferenza filoamericana sin dalle dimissioni di Renato Ruggiero considerato troppo europeista". A tal proposito Vallinoto ricorda che durante la Convenzione europea Fini ha presentato un emendamento ai primi articoli del trattato costituzionale per cancellare il modello federale nell'art. 1 e la pace tra gli obiettivi nell'art. 3. Una decisione che avrebbe lasciato l'Ue senza effettivi poteri e quindi subalterna agli Usa. Il riferimento è ai lavori della Convenzione europea incaricata dal Consiglio di Laeken di redarre una bozza di trattato costituzionale. Il 17 febbraio 2003, due giorni dopo la più grande manifestazione mondiale per la pace, Gianfranco Fini, rappresentante del governo italiano in Convenzione, ha presentato un emendamento ai primi articoli della Costituzione europea volti a cancellare la prospettiva federale quale modello di riferimento dell'Unione nell'articolo 1 e ogni riferimento alla pace tra gli obiettivi nell'articolo 3.
"Il modello di Europa, che ha in testa Gianfranco Fini e il suo governo, non potrà giocare un ruolo costruttivo per la pace nel mondo perché le leve di comando restano in mano agli Stati nazionali. Tale situazione consente a paesi come l'Italia di sostenere la guerra all'Iraq contro la volontà della maggior parte dei cittadini e delle cittadine d'Europa - commenta Valinoto. "Solo l'attribuzione al Parlamento europeo di reali poteri anche nei campi della politica fiscale, economica ed estera e la creazione di un governo federale europeo responsabile di fronte al Parlamento potrà sovvertire l'attuale status quo. Di fronte a una posizione euroscettica del governo italiano sarebbe opportuno che il centro sinistra inserisse nel suo programma alternativo l'obiettivo di un'Europa democratica, federalista, sociale e pacifista sostenendo, in tal modo, le richieste provenienti dal movimento dei movimenti per la costruzione dal basso dell'altra Europa".