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Italia: l'Arci condanna violenze e vandalismi di Milano
Servizio civile
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Dopo che sabato scorso gruppi di autonomi si sono scontrati con polizia e carabinieri dando a fuoco veicoli, un'edicola e un negozio che fungeva da punto elettorale di An in Corso Buenos Aires a Milano, il presidente nazionale Arci Paolo Beni "condanna con fermezza gli atti vandalici e violenti che hanno visto protagonisti personaggi che col grande movimento antiliberista e pacifista italiano nulla hanno a che fare e che dopo Genova speravamo di non reincontrare". Benni sottolinea che "a chi rispolvera i valori del fascismo va data una risposta sul terreno politico e culturale, rimettendo al centro i valori della democrazia e della convivenza civile attorno a cui costruire il più ampio consenso".
"I fatti accaduti a Milano contribuiscono ad inquinare il clima in cui si sta svolgendo questa brutta campagna elettorale" - nota il presidente dell'Arci. "La risposta violenta alla ripresa di attività e posizioni provocatoriamente filofasciste va respinta con fermezza. A chi rispolvera i valori del fascismo va data una risposta sul terreno politico e culturale, rimettendo al centro i valori della democrazia e della convivenza civile attorno a cui costruire il più ampio consenso".
"Condanniamo con fermezza gli atti vandalici e violenti che hanno visto protagonisti personaggi che col grande movimento antiliberista e pacifista italiano nulla hanno a che fare e che dopo Genova speravamo di non reincontrare. Estranei al movimento milanese, costoro danneggiano tutti coloro che in questi anni con determinazione e in modo non violento hanno cercato di costruire una vera alternativa al liberismo, alla guerra, alla cultura intollerante e fascista.
E ricorda che per il 18 marzo, in occasione del terzo anniversario della guerra in Iraq, è stata indetta una "Giornata internazionale contro la guerra e le occupazioni" nella quale "non ci sarà spazio per chi predica l'intolleranza e la violenza. Sarà "una giornata che metta al centro la necessità di bandire dalla storia la guerra e la violenza ci sembra la risposta migliore anche a chi oggi rispolvera l'ideologia fascista che la coscienza dei cittadini e la storia hanno sepolto per sempre" - conclude il presidente dell'Arci. [GB]