Aviano: rifiutata l'ispezione popolare alla Base Usaf

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Questa mattina una cinquantina di persone si sono radunate di fronte all'ingresso Nord della Base Usaf di Aviano, in vista della preannunciata "Ispezione dei Cittadini", con la quale i promotori dell'iniziativa si proponevano di verificare la presenza di armi atomiche all'interno della Base stessa. Quasi contemporaneamente, l'ingresso della Base è stato completamente chiuso, ed il traffico in entrata ed uscita è stato deviato su altri ingressi secondari, cosicché quando, alle 10.00 in punto, la delegazione di 10 'Ispettori Civili' ha attraversato la strada e si è portata in prossimità dell'ingresso ha trovato di fronte a sé il portone blindato e, dall'altra parte della rete di protezione, il comandante italiano dell'Aeroporto, col. Sardo.

Alla richiesta avanzata da Lisa Clark, Presidente del Comitato "Via le Bombe", a nome del team di ispettori, di poter entrare nella Base, il col. Sardo ha opposto un cortese quanto netto rifiuto, motivato dai regolamenti che concedono solo ai parlamentari il diritto di ispezionare le installazioni militari. Ne è nato un dialogo a più voci tra i componenti della delegazione ed il comandante, in cui sono stati illustrati le motivazioni che hanno portato alla richiesta di ispezione. In particolare, gli ispettori hanno rivendicato il diritto per tutti i cittadini di conoscere la verità in merito alla presenza di atomiche nella base, esprimendo al comandante la loro convinzione che un simile tema non possa essere sottratto alla sovranità popolare.

Il senatore Francesco Martone, unico parlamentare presente, ha cortesemente declinato l'invito del Comandante ad entrare nella Base, dichiarando di essere lì in quanto cittadino tra i cittadini. Gli Ispettori hanno anche chiesto al Comandante se poteva confermare o meno la presenza delle atomiche nella Base. Il Comandante stesso ha risposto che a lui tale presenza non risulta, anche se ha avuto modo, in questi giorni, di scoprire in internet il sito nukestrat.com [sito curato dal Nuclear Information Project della Federation of American Scientists; sul sito è - fra gli altri materiali - disponibile anche il rapporto "U.S. Nuclear Weapons in Europe", che attesta la presenza di 50 atomiche ad Aviano, ndr], grazie al quale si è fatto una cultura sull'argomento...

Constatata l'impossibilità di ispezionare la Base, la delegazione si è ricongiunta al gruppo di pacifisti rimasto in attesa sul campo antistante, cui ha relazionato sull'incontro. Anche se la richiesta di effettuare l'ispezione non ha avuto esito, è stata sottolineata l'importanza di un gesto, come quello dell'"Ispezione dei Cittadini", nell'attirare l'attenzione dell'opinione pubblica sulla questione per molti versi sottovalutata del pericolo nucleare. Sono infati 90 bombe atomiche presenti nelle basi di Aviano e Ghedi Torre per una potenza 900 volte superiore alla bomba sganciata nel 1945 su Hiroshima.

Insieme, poi, tutte le persone si sono spostate sul viale di accesso alla Base, dove è stata inscenata la "Morte Nucleare": al suono di una sirena, tutti si sono sdraiati per terra e sono rimasti immobili per alcuni minuti, mentre con il gesso venivano tracciate sull'asfalto le sagome intorno ai "cadaveri". L'occupazione del viale di accesso è poi proseguita con la prima assoluta di uno spettacolo teatrale, "Processo allo zio Sam", scritto proprio per l'occasione, per illustrare con semplicità ed un pizzico di ironia le diverse posizioni sul tema del nucleare militare.

L'appuntamento è per domani, 9 agosto, alle ore 11.00, di nuovo nel campo antistante la Base Usaf di Aviano, per la cerimonia in ricordo dell'atomica sganciata su Nagasaki 61 anni fa. Sarà l'occasione per tirare le conclusioni di quattro giorni di iniziative, tra cui il convegno svoltosi ieri all'aula magna del Centro Studi, e per ribadire il proprio impegno nella lotta per il disarmo nucleare. Alla cerimonia sono stati invitati i rappresentanti degli enti locali, per evidenziare come la questione atomica sia un problema che riguarda tutti i cittadini e le comunità. Hanno già assicurato la loro presenza, fra gli altri, i comuni di Firenze ed Udine, la provincia di Gorizia, mentre l'assessore Zanolin, nel suo intervento di saluto ieri al convegno, pur dichiarando la sua personale adesione all'iniziativa, si è riservato una risposta in merito rispetto alla partecipazione del comune di Pordenone.

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