4 ottobre: azioni per la pace e i diritti nel giorno di S. Francesco

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Oggi 4 ottobre è la festa di San Francesco d'Assisi, "giornata nazionale della pace, della fraternità e del dialogo" - segnala Flavio Lotti, della Tavola della Pace.

Oggi, la Vicepresidente del Parlamento Europeo, Luisa Morgantini sarà insignita del Peacemaker Award 2008 dall'associazione Rebuilding Alliance, un'organizzazione no profit statunitense di cui fanno parte anche ebrei americani progressisti impegnata nel rispetto dei diritti umani e della legalità internazionale e nella ricostruzione di case e comunità in zone di guerra e occupazione. Il premio rappresenta un riconoscimento del lavoro e dell'impegno di Luisa Morgantini per la pace, la giustizia e il rispetto dei diritti umani, con particolare riguardo al tema del conflitto israelo-palestinese.

Tutto il mese di ottobre è dedicato all'impegno per la pace, la nonviolenza e i diritti umani. Il 2 ottobre si è celebrata la 'Giornata internazionale della nonviolenza' indetta lo scorsa anno dall''Onu nell'anniversario della nascita del Mahatma Gandhi per "promuovere una cultura della pace, della tolleranza, della comprensione e della nonviolenza". "L'ispirazione che ci viene dal Mahatma Gandhi è oggi necessaria più che mai" - afferma il Segretario Generale dell'Onu sottolineando lo "speciale significato" della ricorrenza quest'anno in cui si celebra il 60° anniversario della 'Dichiarazione Universale dei diritti umani' per far sì che diventino "una realtà viva" per tutti e ovunque.

Il primo ottobre si è celebrata la "Giornata mondiale del vegetarismo" istituita dalla storica associazione North American Vegetarian Society, e adottata l'anno seguente dalla International Vegetarian Union. "Ottobre è un mese particolare per celebrare lo stile di vita di chi decide di nutrirsi senza crudeltà" - dichiarava Roberta Bartocci della Lav. "Il 2 ricorre il compleanno di Mohandas Gandhi, il 4 la festa del Santo amico della natura e degli animali, San Francesco, e il 19 ricorre invece l'anniversario della morte di Aldo Capitini, fondatore del movimento pacifista italiano e storico vegetariano del nostro paese . Uomini che avevano colto il legame tra natura, uomo e animali e che, come logica conseguenza, avevano scelto un regime alimentare non cruento".

La 'Carovana missionaria della pace' si avvia a concludere il viaggio lungo tutta la penisola giungendo oggi a Roma durante il quale ha portato all'attenzione tre temi principali: l'acqua come diritto, il controllo del commercio di armi e i diritti dell'immigrato come persona.

E proprio per "per arginare l'ondata razzista e rilanciare i diritti unico modo per costruire e dare sicurezza a tutti" a Caserta e in altre città italiane sono in programma a partire da oggi diverse mobilitazioni per i diritti dei migranti e dei rifugiati promosse dalle associazioni laiche e cattoliche e dalle comunità dei migranti rifugiati. "La vera emergenza è rappresentata dalle centinaia di persone morte o disperse nel canale di Sicilia e nelle acque maltesi in direzione di Lampedusa. È dunque ancora più grave che queste persone, tra cui sempre più donne e bambini, dopo avere attraversato il deserto e il mare in condizioni estreme, all'arrivo in Italia trovino un paese che nel corso degli anni, e dei diversi governi che si sono succeduti, non è mai riuscito a garantire loro quegli standard minimi di accoglienza cui avrebbero diritto in quanto esseri umani, anzitutto, e in molti casi in quanto potenziali richiedenti asilo".

E domani a Vicenza si terrà la consultazione popolare sulla nuova base militare Usa al Dal Molin di Vicenza voluta dalla popolazione e dal sindaco Variati nonostante la bocciatura del Consiglio di Stato.

Al riguardo, tra le altre un comunicato di Pax Christi Italia e della 'Carovana missionaria della pace' esprime "la piena solidarietà con l'azione della società civile di Vicenza, che si oppone fermamente alla costruzione della nuova Base al Dal Molin e rivendica la propria dignità e diritto di comunità locale ad essere consultata in merito alle scelte economiche, politiche e militari che inevitabilmente avranno gravi ripercussioni sul proprio territorio e sulla vita dei singoli cittadini per molti anni a venire". Le associazioni denunciano "la logica della sempre crescente militarizzazione dei territori e la decisione, conseguente, di rilanciare e rifinanziare il riarmo, come soluzione politica alla complessa conflittualità internazionale, con il conseguente aggravamento dello squilibrio economico mondiale, a danno delle popolazioni già maggiormente penalizzate".

"Ma ancor più, oggi denunciamo l'ulteriore aggravamento della crisi propria delle democrazie occidentali, che si esprime nel modo di prendere le decisioni e nel deficit di riferimento al bene comune. Nel contesto di tale logica - sottolineano le associazioni - riteniamo pertanto che il Consiglio di Stato, con la delibera di proibizione della consultazione popolare indetta dal comune di Vicenza per domenica prossima abbia umiliato le istituzioni locali e i singoli cittadini, nel loro diritto di espressione, ponendo una grave ipoteca sul futuro della Democrazia nel nostro paese. Per questo, approviamo con pieno convincimento la scelta nonviolenta del Sindaco e della popolazione di Vicenza di realizzare ugualmente la consultazione popolare, quale segno inequivocabile di volontà di resistere e tutelare il percorso democratico".

"Alle autorità vicentine e alla popolazione in resistenza civile nonviolenta esprimiamo la nostra piena gratitudine e solidarietà, certi che tale avvenimento costituirà una data significativa nella storia della ricerca di soluzioni nonviolente ai conflitti e nella storia della costruzione di una cultura alternativa di pace e di cittadinanza; un gesto importante a salvaguardia della democrazia nel nostro Paese" - conclude la nota. [GB]

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