26 gennaio: Giornata d'azione mondiale del World Social Forum

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Milioni di donne e uomini, organizzazioni, reti, movimenti, sindacati di tanti Paesi del mondo si mobiliteranno il 26 gennaio, per la Giornata d'azione del World Social Forum 2008, negli stessi giorni in cui a Davos si riuniscono i "pochi eletti" del World Economic Forum.

L'appello alla mobilitazione è promosso da tutte le organizzazioni e i movimenti a livello mondiale, nazionale e locale che fanno riferimento alla Carta dei Principi del Forum sociale mondiale. "L'idea di una giornata di azione globale non è nuova. Negli ultimi anni vi sono stati molti tentativi di mettere in piedi una giornata di azione che potesse diventare un momento di riferimento per il nuovo "movimento dei movimenti", in analogia al 1° Maggio per il movimento dei lavoratori o l'8 Marzo per la giornata delle donne. Dal 2001, il Forum Social Mondiale è diventato lo spazio principale in cui tutti questi movimenti si incontrano e costruiscono alleanze" - sottolineano i promotori.

Dopo il World Social Forum di Nairobi dello scorso anno "la sfida principale oggi, è legare lotte locali e nazionali agli obiettivi di tutto il mondo, per dare maggiore forza alle nostre lotte, alternative e campagne ed allargare le nostre alleanze". Questo è l'obiettivo della Giornata Globale di Azione del 2008: agire localmente per cambiare globalmente. E dare risalto alle nostre lotte locali attraverso una giornata di azione comune. "Ogni gruppo auto-organizzato di movimenti, associazioni, reti, decide indipendentemente come organizzare la propria iniziativa pubblica e quali temi, forme e collegamenti internazionali adottare con altre azioni" - spiegano i promotori che sottolineano come il "WSF non è un evento, ma un processo che vive in Forum locali, nazionali, regionali e tematici, nelle molte lotte, campagne, alternative per un altro mondo che si stanno sviluppando in tutto il pianeta". La decisione di tenere il prossimo WSF nel 2009, due anni dopo l'ultimo Wsf in Nairobi, aiuta ad emergere l'dea di una mobilitazione globale in tutto il mondo.

Molteplici gli eventi in tutto il mondo. Dall'Afghanistan dove il 26 gennaio si apre a Kabul una grande conferenza della società civile afghana curata dalla ong italiana Peacewaves che vedrà la partecipazione di centinaia di rappresentanti delle organizzazioni afghane, all'Algeria con l'incontro magrebino su "l'altermondialismo: mito e realtà" ad Algeri, al Bangladesh dove si terrà la marcia popolare a Dhaka per il diritto alla casa dopo i recenti uragani, al Benin con manifestazione a Cotonou dal titolo "Attacca il debito", al Brasile con un corteo di carnevale a Belem, un grande concerto a Rio ed azioni a Sao Paulo, Brasilia, Curitiba, Natal, Belo Horizonte, Goiania, Pelotas e Pontal do Paranapanema. Iniziative in Camerun, Cile, Colombia, ma anche in Congo, Guatemala, Guinea Conaki, fino all'Iraq dove l'Hiwar Centre di Erbil sta coordinando azioni che si terranno a Erbil, Dohuk, Suleymania e altre città del Kurdistan iracheno, tra le quali un dialogo pubblico tra attivisti e protagonisti politici laici e religiosi, mentre l'Iraqi non violent movement organizzerà azioni in città del centro e del sud del paese, la Lega delle Donne Irachene organizzerà un'iniziativa a Najaf, a Samawa City ogni ragazzo sostituirà la sua pistola giocattolo con un palloncino, Veen Organization a Mosol promuoverà un seminario sui diritti dell'infanzia, L'Unione della Gioventù democratica e l'Unione degli studenti del Kurdistan organizza letture di poesie in cinque città, a Bagdad un gruppo di intellettuali promuoverà sulla stampa locale la diffusione del dossier Wsf.

In Israele l'Alternative Information Centre svolgerà attività di controinformazione sull'occupazione in Palestina e un Relief Convoy si muoverà verso i due lati del confine di Gaza unendo gruppi di pacifisti israeliani e palestinesi e negli USA ad Atlanta, la Poor People's Caravan in giro per le strade, e a New Orleans con azioni simboliche gli sfollati dall'uragano Katrina invocheranno il Right to Return con la voce dei superstiti, a Seattle, iniziative contro il razzismo, oltre a mobilitazioni e spettacoli a New York, a Washington, a San Francisco e nelle principali città. A New Orleans grande manifestazione per il diritto alla casa, teatro di strada anti-Bush a Louisville. Azioni al confine col Messico contro il "Muro della morte", nel Vermont e in Indiana. Incontri e azioni anche in Siberia e Uzbekistan.

In Italia sono previste numerose iniziative contro la guerra, per il disarmo, contro il razzismo e la xenofobia, sui temi del lavoro, dei diritti, dell'ambiente e dell'altra economia - riporta Fair che in Italia ha l'incarico di facilitare un gruppo stampa internazionale per coordinare tutte le attività di comunicazione. Con un comunicato Rete di Lilliput partecipa all'iniziativa rilanciando la proposta di iniziativa popolare "Per un'Italia libera da armi nucleari" e conferma il sostegno alla richiesta di moratoria sulla nuova base 'Dal Molin' a Vicenza. E Terra Futura promuove una tavola rotonda virtuale di alcuni membri del comitato consultivo (Vandana Shiva, Wolfgang Sachs, Susan George, Enzo Manzini, Leonardo Becchetti, Gianfranco Bologna e Roberto Savio) per discutere del tema delle alleanze globali e locali. [GB]

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