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Isarele vs Palestina: sei Ong definite terroriste
Riconciliazione
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Immagine: Unsplash.com
Ha suscitato polemiche e reazioni la decisionedi venerdì 22 ottobre del ministro della Difesa israeliano Benny Gantz di proclamare «organizzazioni terroristiche» sei Ong palestinesi che difendono i diritti umani. A suo dire, sarebbero una copertura delle attività del Fronte popolare per la liberazione della Palestina (Fplp), partito presente con tre deputati nel Consiglio legislativo palestinese (qui un servizio che riepiloga i fatti). Protestano l’Ue, i Democratici progressisti americani, gruppi ebraici statunitensi e le principali organizzazioni internazionali. E questa volta persino l’Amministrazione Biden appare voler prendere le distanze dalla decisione israeliana.
Forte anche la condanna di gruppi di sostegno alla causa palestinese come, tra gli altri, Assopace Palestina che definisce la decisione un “attacco israeliano senza precedenti contro le Ong palestinesi” motivo per cui l’Italia dovrebbe “richiamare il suo ambasciatore in Israele”, è scritto in una nota sottoscritta anche da altre associazioni. “La natura estremamente grave di questa decisione – spiega Luisa Morganitini già Vicepresidente del Parlamento Europeo (nella foto) – è sottolineata dall’Ong israeliana per i diritti umani B’Tselem, che ha affermato in un tweet che questo tipo di decisione caratterizza i regimi totalitari. Lo condividiamo pienamente e chiediamo quindi che le organizzazioni palestinesi per i diritti umani siano protette in modo che possano svolgere la loro missione”. Ma bisogna, dice, andare oltre...