Una campagna per chiudere Guantanamo

Stampa

Foto: Pixabay.com

Chiudere la prigione americana di Guantanamo e perseguire i responsabili delle torture e delle violazioni dei diritti umani. Con questi obiettivi è partita alla fine di agosto la “campagna Guantanamo” lanciata dall’associazione Peacelink. La campagna, alla quale l’Atlante delle guerre e dei conflitti del Mondo e Unimondo hanno aderito, si rivolge al presidente del Consiglio Mario Draghi e ai parlamentari italiani ed europei perché facciano pressione sul governo Usa e lo richiamino al rispetto dei diritti umani. “I reclusi – scrivono i promotori – non sono classificati dal governo USA come prigionieri di guerra né come imputati di reati ordinari; vengono torturati e trattenuti a tempo indeterminato in assenza di un processo equo e senza cure mediche adeguate”.

Il presidente Usa Joe Biden aveva preso l’impegno, durante la campagna elettorale del 2020, di chiudere la prigione. Al momento restano 39 detenuti a Guantanamo Bay, tra cui Moath al-Alwi, catturato dalle forze pachistane vicino al confine con l’Afghanistan nel dicembre 2001 e consegnato all’esercito degli Stati Uniti. Negli anni si stima siano stati quasi 800 le persone detenute nelle celle e nelle camere di tortura della prigione speciale della base di Guantanamo a Cuba.

L’approfondimento dell’Atlante delle guerre sulle ultime vicende di Guantanamo

Ultime su questo tema

Mio fratello Ibrahim

20 Settembre 2025
Un pellegrinaggio sui campi da rugby italiani, con lo scopo di condividere e raccontare le capacità riabilitative, propedeutiche e inclusive della palla ovale. (Matthias Canapini) 

Con quel che resta del mondo

17 Settembre 2025
Dopo avere mentito per anni sul senso della storia per ritrovarsi in una storia senza senso. Che fare con ciò che resta del mondo? (Comune.info)

La scheggia impazzita di Israele

12 Settembre 2025
Tel Aviv colpisce, implacabile, quando e come gli pare, nella certezza dell’impunità interna e internazionale. (Raffaele Crocco)

Basta guerra fredda!

30 Agosto 2025
Il recente vertice di Anchorage ha aperto spiragli per un futuro meno segnato da conflitti e contrapposizioni. (Alex Zanotelli e Laura Tussi)

Il lavoro delle Ong nel Mediterraneo, tra minacce e ostruzionismo

29 Agosto 2025
Dopo l’attacco alla Ocean Viking, abbiamo intervistato Sara, Protection officer a bordo della nave Humanity 1. (Maddalena D´Aquilio

Video

Conversazione del Dalai Lama