Manifestazioni mondiali il 18 gen. e 15 feb.

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A questo fine, la Coalizione A.N.S.W.E.R. fa appello ad una settimana di Opposizione alla guerra tra il 13 e il 21 febbraio, promuovendo diverse iniziative. "Dall'Egitto agli Stati Uniti, fino ad ogni nazione del mondo, siamo decisi a rendere il prossimo 18 gennaio una storica giornata di solidarieta' e di pace" ha dichiarato Elias Rashmawi, figura di primo piano della conferenza contro la guerra tenutasi a il Cairo in Egitto che includeva delegati da almeno 20 nazioni, molti parlamentari egiziani e leader politici, attivisti, scrittori e artisti di tutto il mondo. Il membro del Parlamento britannico George Galloway insieme al dr. Hans von Sponeck e Denis Halliday, i due ex funzionari di alto grado delle Nazioni Unite che si sono dimessi per protesta contro le sanzioni all'Iraq, e l'ex Ministro della Giustizia statunitense Ramsey Clark erano tra le centinaia di convenuti. E per sabato 15 febbraio il movimento europeo, a conclusione del Forum Sociale Europeo di Firenze ha indetto la mobilitazione in tutte le capitali europee. Sul fronte internazionale il Canada è disponibile ad affiancare gli USA anche se non dovesse arrivare l'avallo ONU all'attacco a Saddam. E secondo un sondaggio per la maggior parte dei britannici il dittatore iracheno, Saddam Hussein non sarebbe sufficientemente pericoloso da motivare una guerra e il 30 per cento degli intervistati è convinto che gli Stati Uniti e la Gran Bretagna siano motivati dal desiderio di assicurarsi il controllo del petrolio nel Golfo.

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