Le bombe illegali del Belpaese

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E’ stata depositata oggi a Roma in Procura una denuncia penale che chiede alla magistratura di accertare la presenza di ordigni nucleari in territorio italiano e di accertarne l’illegalità sulla base delle leggi nazionali e internazionali. La denuncia, resa pubblica stamattina a Ghedi – sede di un campo di aviazione italiano e della Nato – è composta di diversi allegati ed è firmata da oltre una ventina di soggetti responsabili di diverse organizzazioni e rappresentati dall’avvocato Ugo Giannangeli: tra queste, Abbasso la guerra, Donne e uomini contro la guerra, Associazione Papa Giovanni XXIII, Centro di documentazione del Manifesto Pacifista Internazionale, Tavola della Pace Friuli Venezia Giulia, Rete Diritti Accoglienza Solidarietà Internazionale, Pax Christi, Pressenza, WILPF, Centro sociale 28 maggio. Tra le singole firme personaggi come Moni Ovadia e Alex Zanotelli.

E’ un nuovo  tassello a una campagna ormai decennale contro la presenza dell’arma nucleare in Italia, Paese che non ha mai fatto questa scelta ma che ospita da anni un numero di bombe che possono essere aviotrasportate e lanciate. Una violazione delle nostre normative protetta dal segreto militare e che riguarda un numero di ordigni imprecisato: si pensa quasi un centinaio...

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