Italia: no alle guerre di religione dal summit di Assisi

Stampa

No alle guerre di religione perché "non esiste una guerra santa": occorre impegnarsi e dialogare insieme per costruire la pace. E' il messaggio della prima Giornata del summit interreligioso che si è aperto ieri mattina ad Assisi dal titolo 'Per un mondo di pace: religioni e culture in dialogo' promosso dalla comunità di Sant'Egidio in occasione del XX anniversario dell'Incontro Interreligioso di Preghiera per la pace voluto da papa Wojtyla nel 1986. Prendono parte all'evento, che si conclude oggi, esponenti delle principali religioni del mondo tra cui il patriarca Abune Paulos della Chiesa ortodossa d'Etiopia, il musulmano Ahmad Al-Tayyeb, Rettore dell'Università di Al-Azhar (Egitto), Gijun Sugitani del Buddismo Tendai (Giappone), il rabbino capo di Israele Yona Metzger e il cardinale Paul Poupard, Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura e per il Dialogo Interreligioso.
.
Un'occasione per gridare forte che "la guerra è una sconfitta delle religioni e dell'umanità" ha detto a 'Radio Vaticana' il fondatore della comunità Sant'Egidio, Andrea Riccardi, ribadendo ai credenti di ogni religione l'impegno perenne di "interrogarsi su come possano far crescere un uomo pacifico e soprattutto come possano fare crescere una cultura di pace, di tolleranza, di incontro". La prima giornata del summit interreligioso è ruotata dunque tutta attorno al ruolo che le religioni possono giocare per costruire il dialogo e la pace. Sullo sfondo del messaggio di Benedetto XVI si è fatta sentire anche la voce del cardinale Paul Poupard, presidente del Pontificio consiglio per il dialogo interreligioso che ha ammonito: "Di fronte a un'incessante strumentalizzazione delle religioni, la pace laddove esiste è minacciata" - riporta Korazym.org.

"Davanti a scenari di terrorismo e violenza che non accennano a dissolversi, la religione non può che essere foriera di pace": lo ha detto Benedetto XVI nel messaggio inviato al vescovo di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino, monsignor Domenico Sorrentino, nel 20° anniversario dell'incontro interreligioso di preghiera per la pace inaugurato da Giovanni Paolo II il 27 ottobre 1986 nella città di San Francesco. "A nessuno è lecito assumere il motivo della differenza religiosa come presupposto o pretesto di un atteggiamento bellicoso verso altri esseri umani" - ha proseguito il Papa, aggiungendo: "La pace è un valore in cui confluiscono tante componenti. Per costruirla, sono certo importanti le vie di ordine culturale, politico, economico. In primo luogo però la pace va costruita nei cuori. Qui infatti si sviluppano sentimenti che possono alimentarla o, al contrario, minacciarla, indebolirla, soffocarla".

Ben 200 leader religiosi, studiosi, esperti ed anche politici sono approdati nella cittadina di san Francesco per la manifestazione. Oltre 3mila i partecipanti che hanno letteralmente invaso la cittadina umbra. Cattolici, rappresentanti della comunità ebraica, musulmani, buddisti, scintoisti, si sono ritrovati ad Assisi per l'iniziativa. A chiudere la manifestazione, arriverà anche il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano che stasera sera prenderà parte alla cerimonia finale che prevede la firma dell'Appello di pace 2006.

Gli Incontri Internazionali interreligiosi sono iniziati alla metà degli anni Ottanta, per iniziativa della Comunità di Sant'Egidio, con lo scopo di promuovere la conoscenza reciproca e il dialogo tra le religioni, nell'orizzonte della pace. La Comunità di Sant'Egidio ha continuato a vivere lo spirito della Giornata Mondiale di Preghiera di Assisi, convocata da SS. Giovanni Paolo II nel 1986, raccogliendo l'invito finale del Papa in quello storico incontro: "Continuiamo a diffondere il messaggio della Pace e a vivere lo spirito di Assisi". [GB]

Ultime su questo tema

I Partigiani della Pace

08 Novembre 2025
I Partigiani della Pace: testimoni e costruttori di un futuro possibile. (Laura Tussi)

La pace senza donne non è pace

01 Novembre 2025
Le donne continuano a essere assenti dai tavoli negoziali dove si decide della pace e del futuro di tutti e tutte. (Maddalena D’Aquilio)

Celebrato il pacificatore solo silenzio mentre a Gaza si continua a morire

20 Ottobre 2025
Arma infame: peggiorano fame e malattie. I coloni bloccano i camion e il valico di Rafah resta chiuso. Per debellare meningite, diarrea, malattie respiratorie ci vorrà un lavoro «gigantesco». ...

Contro la pedo-pornografia: l’UE rinvia la decisione finale

18 Ottobre 2025
Il voto del Consiglio Europeo sul regolamento della Chat Control è rimandato. (Miriam Rossi)

Dopo la bomba sotto la casa del collega Sigfrido Ranucci...

17 Ottobre 2025
La solidarietà di tutta la redazione a Ranucci e alla sua famiglia. Ma non basta la solidarietà dopo le bombe. (Raffaele Crocco)

Video

Conversazione del Dalai Lama