Italia: azioni nonviolente per il 4 novembre

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Un 4 novembre di pace, in memoria delle vittime, contro le guerre, le armi e gli eserciti, questa la proposta di numerose oranizzazioni nonviolente.
"La 'festa' del 4 novembre -ricorda Peacelink in un mini/dossier scaricalile in formato pdf - fu una ricorrenza istituita dal fascismo per trasformare le vittime di una guerra spietata e non voluta in eroi coraggiosi che si immolavano per la Patria. Furono costruiti monumenti ai caduti e agli insegnanti fu chiesto di celebrare le forze armate. Questa eredità non e' stata sufficientemente sottoposta a critica con l'avvento della Repubblica".
Peacelink inoltre invita tutti ad un'attività di volantinaggio e ad esporre la bandiera della pace nei luoghi nei quali si svolgeranno le celebrazioni ufficiali per la giornata delle forze armate.

Il Centro per la Pace di Viterbo propone l'iniziativa "Ogni vittima ha il volto di Abele" che rendendo omaggio in silenzio e austerità alle vittime della guerra, si distanzia "dall'omaggio dell'ipocrita rumorosa sagra degli eserciti assassini". Il messaggio che il Centro per la Pace vuole dare è che "il 4 novembre deve esere ricordo delle vittime della guerra e questo ricordo non può essere affidato a quelle strutture che quelle vittime hanno assassinato: gli eserciti tutti".

Nella consapevolezza che le azioni nonviolente durante le celebrazioni militari vanno programmate con meticolosità Alessandro Marescotti, Presidente di Peacelink, presenta una guida su come organizzare un'azione nonviolenta: portandosi la bandiera della pace, la macchina fotografica digitale e⅀ l'avvocato. [RB]

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