Uno studio smentisce la presenza di armi di distruzione di massa

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Il Carnegie Endowment for International Peace, un istituto fondato negli Usa nel 1910 per favorire la cooperazione internazionale, ha pubblicato uno studio sulle condizioni dell'Iraq pre guerra ed in particolare sulle effettive possibilità che vi fossero armi di distruzione di massa, il motivo nominale per cui l'Iraq è stato invaso.

Secondo il rapporto non vi erano prove convincenti che l'Iraq stesse avviando un programma nucleare, ne' che armi chimiche o biologiche stessero per essere consegnate a membri di Al Qaeda, fatto che addirittura è escluso da diverse prove. Il rapporto conclude che l'Iraq di Saddam Hussein, pur rappresentando una minaccia per la stabilità e la pace internazionale nel lungo periodo, prima dell'invasione da parte degli angloamericani e dei loro alleati era impossibilitato ad armarsi dall'embargo e dallo stretto controllo degli ispettori internazionali.

Nel frattempo il New York Times ha rivelato che circa 400 membri di un team
di 1400 esperti , impiegati nella ricerca delle famigerate armi, ha iniziato le operazioni di rimpatrio che precludono al definitivo annullamento della loro missione.

Fonte: Altrinformazione

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