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Polemiche sulla manifestazione e chiarimenti di Strada
Conflitti
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"Siamo un pò alle solite". Commenta così Gianni Rocco, portavoce nazionale dell'Associazione per la Pace, le polemiche degli ultimi giorni sulla partecipazione di alcuni politici alla grande manifestazione pacifista. "Il 20 marzo il movimento pacifista e contro la guerra torna in piazza e di cosa si discute? Se Fassino e c. sono autorizzati o no a partecipare alla manifestazione. Così i media tutti si buttano a capofitto sulla 'notizia' mettendo in secondo piano le ragioni della manifestazione. La manifestazione ha obiettivi chiari: i soldati italiani e tutti gli eserciti di occupazione se ne devono andare dall'Iraq che deve tornare agli irakeni, e l'Onu deve poter garantire l'autodeterminazione di questo popolo martoriato. - prosegue Gianni Rocco - Vogliamo che la manifestazione sia la più ampia possibile. Quindi nessuno è autorizzato a dire 'tu si e tu no'.
E' chiaro altresì che si richiede coerenza con gli obiettivi della manifestazione e quindi chiediamo ai deputati del centro sinistra di schierarsi per il No al rifinanziamento della missione. Quelli che si asterranno o usciranno dall'aula potranno benissimo partecipare alla manifestazione ma, responsabilmente, dovranno sapere che qualche fischio lo dovranno subire. Sulla pace e sulla guerra non ci possono essere doppi binari: quello 'responsabile' del politico e quello della coscienza della persona". "Bisogna essere per la pace e contro la guerra senza se e senza ma. - conclude il portavoce Gianni Rocco - Insomma è o no illegale la presenza delle truppe occupanti in Iraq? Lo è perchè contrasta con l'art.11 della nostra Costituzione e con la Carta delle Nazioni Unite e quindi come si fa ad avallare una illegalità"?
Intanto Gino Strada con una nota stampa vuole puntualizzare la sua adesione all'appello in cui "non si diceva chi sia autorizzato a partecipare a una manifestazione né chi dovesse esservi escluso, né se qualcuno abbia titolo ad escludere qualcuno". Gino Strada vuole precisare che "chiunque possa partecipare a una manifestazione e che le pretese di esclusione siano incomprensibili e da considerare contrarie allo spirito del Movimento per la Pace".
Fonte: Cooperativa Sociale Itaca, Assopace