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Palestina: morti a Gaza, speranze a Gerusalemme
Conflitti
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Due ragazzine palestinesi, di 4 ed 11 anni, sono morte ed almeno altre 20 persone sono rimaste ferite durante l'ultima offensiva dell'esercito israeliano nella striscia di Gaza. Sale così a 16 il bilancio dei Palestinesi morti in tre giorni di combattimenti a Gaza, da quando i soldati israeliani, affiancati da carri armati ed alicotteri da guerra, sono entrati nella città di Beit Lahiya in risposta ai lanci di razzi contro insediamenti israeliani che avevano provocato, secondo la AFP, almeno 9 feriti tra i coloni. I bulldozer hanno abbattuto numerosi edifici nella città, tra i quali, riferiscono fonti palestinesi, anche un centro per il recupero per gli handicappati. "Le violenze di Gaza sono l'esempio di ciò che potrà succedere con l'approvazione del piano di Sharon da parte della comunità internazionale" ha commentato Harvey Morris del Palestine Monitor.
Sul fronte politico proseguono gli incontri del presidente Sharon con gli esponenti del suo partito, il Likud che rimane diviso sul ritiro dagli insediamenti nella striscia di Gaza che verrebbe lasciata ai Palestinesi, ma il completamento del muro in Cisgiordania e soprattutto il consolidamento degli insediamenti israeliani nella regione con l'annessione definitiva dei territori che i Palestinesi avevano perso nella guerra dei 6 giorni del 1967. Il piano è stato accolto con molti brontolii sia tra gli esponenti del Likud e della destra israeliana, che accusano l'attuale governo di debolezza e paura, sia dalla sinistra che critica il fatto che sia stato elaborato unilateralmente, che sia molto dannoso nei contenuti per i Palestinesi e che rischi, quindi, di compromettere definitivamente qualunque speranza di accordo.
Si è svolta venerdì 23 aprile la maratona per la pace Gerusalemme-Betlemme a cui ha partecipato Flavio Lotti per la Tavola della Pace e anche Lisa Clark dei Beati Costruttori di Pace. Sempre in uno spirito sportivo una squadra di quattro elementi partirà dal Medio Oriente il 7 maggio per competere in un evento di resistenza di tre giorni sull'isola tropicale di Timor Est in nome degli ideali di amicizia e pace. La Squadra Medio Oriente non affronterà soltanto la rigida concorrenza e le ardue sfide fisiche, ma sarà anche richiesto loro di legare e migliorare i loro sforzi appena pochi giorni prima che la sfida cominci. Le tre discipline sono bici, corsa e kayak, formato staffetta e culmineranno il 20 Maggio, secondo anniversario dell'indipendenza Timorese.