Italia: per l'Iraq un ritorno all'ONU

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La Tavola della Pace ha scelto una data simbolica, il 10 dicembre 2003, 55mo anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, per rilanciare un forte appello all'impegno per la pace in Iraq. "All'indomani della tragedia di Nassiriya è necessario imprimere una chiara svolta nell'azione politica internazionale dell'Italia. In particolare occorre che Governo e Parlamento si impegnino a sostenere il rapido rientro dell'Onu in Iraq e a mettere fine all'occupazione anglo-americana. Il solo modo per interrompere la spirale della violenza e creare le condizioni per una vera transizione verso la democrazia" - afferma Flavio Lotti, coordinatore nazionale della Tavola della Pace.

"Ciò che proponiamo - chiarisce Lotti - non è il disimpegno ma un diverso e migliore impegno. Non più a sostegno delle potenze occupanti ma a sostegno dell'Onu. In questo senso l'Italia deve scegliere se continuare a sostenere il disegno americano o se cambiare strada e investire sull'Onu". L'invito della Tavola della Pace è di promuovere per il prossimo 10 dicembre, 55mo anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, iniziative per gridare insieme "Mai più violenza, mai più guerra, mai più terrorismo".

Intanto Bertrand Ramcharand, facente funzione di Alto Commissario per i Diritti Umani, in occasione del 10 dicembre ricorda come ancora un miliardo di persone veda sistematicamente violati i propri diritti economici, culturali e sociali. In un suo comunicato Ramcharand inoltre invita il movimento internazionale a favore dei diritti umani ad assumere posizioni nette e di denuncia nei confronti del terrorismo internazionale. [DS]

Altre fonti: Tavola della Pace.

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