Indonesia: ancora morti in Aceh e nelle Molucche

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Rimane estremamente complesso il panorama politico dell'arcipelago indonesiano e si avvicinano le elezioni del 2004. Mentre sembra diminuire il volume di fuoco nella provincia di Aceh si riaccende un'altra guerra sopita: nelle Molucche dopo mesi di pace un'altra strage di cristiani, sarebbero 11 le vittime, fa riecheggiare il terrore di una nuova guerra intestina.

Non sono oramai lontane le elezioni del 2004 in cui la rielezione della Presidente Megawati Sukarnoputri, leader del 'Partito Democratico Indonesiano di Lotta', è quanto mai incerta. Quest'ultima dovrà infatti fronteggiare il malcontento per il suo operato da parte della maggioranza della popolazione e avversari temibili come il leader del Golkar, partito di governo nel passato regime di Suharto, Abkar Tanjung. Sono molti inoltre i problemi di politica interna che il governo indonesiano si trova ad affrontare.

L'intervento dell'esercito nella provincia di Aceh dopo 5 mesi di repressione sembra aver, ridotto gli scontri con la guerriglia indipendentista del GAM. Nell'ultima settimana si ha notizia di un unico scontro a fuoco nella provincia con la morte di 4 sospetti ribelli. In realtà la mancanza di notizie di scontri armati potrebbe non corrispondere ad una reale diminuzione delle violenze visto il blocco totale che le autorità indonesiane stanno attuando per fermare la diffusione di notizie poco gradite. Dall'invio delle truppe in Aceh, infatti, i militari indonesiani hanno cercato di limitare in ogni modo l'arrivo di cittadini stranieri in particolar modo giornalisti ed operatori umanitari e nonostante l'appello di alcune organizzazioni umanitarie internazionali al Presidente Megawati la politica di rigore rimane intatta.

E intanto mentre la situazione in Aceh rimane piuttosto oscura si riapre un altro fronte di conflitto civile nell'arcipelago. Dopo mesi all'insegna della riconciliazione e della pace sembra riaccendersi il conflitto inter-religioso tra comunità musulmana e comunità cristiana nelle isole Molucche che ha già causato migliaia di vittime e profughi dal 1999 al 2002. Lo scorso fine settimana, nelle vicinanze di Povo, la capitale, sono stati uccisi a colpi d'arma da fuoco 11 cristiani ed una chiesa è andata in fiamme. Tra la popolazione è grande la paura che possa riaccendersi un vero e proprio conflitto. E il Jesuit Refugee Service denuncia che cinquemila sfollati nei campi profughi di Ambon, capoluogo dell'arcipelago indonesiano delle Molucche attendono ancora di rientrare nelle proprie terre, nelle Molucche settentrionali e non sanno quando potranno partire. [DS]

Altre fonti: Equilibri, Warnews.

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