Dopo Assisi: tre cose da fare subito per la pace in Medio Oriente

Stampa

Cari amici,
come sapete sabato scorso si è svolta ad Assisi un’importante manifestazione per la pace in Medio Oriente che ha visto la partecipazione di oltre cinquemila persone e l’adesione di oltre 1200 associazioni e organizzazioni di ogni orientamento culturale, politico e religioso, Comuni, Province, Regioni e forze politiche.

Non è stata solo una manifestazione per chiedere la fine immediata della guerra. E’ stata una giornata molto costruttiva. Durante la grande assemblea che ha preceduto il corteo, abbiamo ascoltato molte voci da Gaza, Sderot, Gerusalemme, voci di palestinesi e di israeliani, di cristiani, mussulmani ed ebrei, voci di associazioni, sindacati, enti locali, esponenti politici (I testi di tutti gli interventi dell’Assemblea di Assisi saranno pubblicati nei prossimi giorni sul sito www.perlapace.it).

Abbiamo ascoltato, riflettuto e avanzato numerose idee e proposte. Tra queste, ci sono almeno tre importanti cose da fare insieme per consolidare e accrescere il nostro impegno per la pace in Medio Oriente.

Mentre la guerra rallenta la sua folle corsa nella Striscia di Gaza, vi invitiamo a:

  • 1. promuovere la costituzione, in ogni città, di un Comitato per la pace in Medio Oriente dove enti locali e associazioni che condividono l’Appello di Assisi "Dobbiamo fare la nostra scelta" possano lavorare assieme per coinvolgere e sensibilizzare la popolazione, promuovere una politica e un’informazione di pace e praticare una solidarietà fattiva.
  • 2. sostenere la campagna di solidarietà con i bambini palestinesi: "Diamo un futuro ai bambini di Gaza". L’obiettivo è raccogliere i fondi necessari per realizzare insieme quanto sarà possibile per alleviare immediatamente le loro sofferenze, per curare i feriti, per aiutarli a superare il trauma terribile che stanno vivendo e a ritornare a sognare un futuro migliore. I bambini e le bambine di Gaza sono più di 700mila. Più della metà degli abitanti di quella misera striscia di terra. La campagna è promossa dalla Tavola della pace e dal Coordinamento Nazionale Enti Locali per la pace e i diritti umani ed è parte di una campagna promossa dalla Rete Europea degli Enti Locali per la pace in Medio Oriente. I contributi possono essere versati sul C/C POSTALE N. 19583442 intestato all’Agenzia della Pace specificando "Bambini di Gaza" oppure con bonifico sul C/C BANCARIO N. 107073 della Banca Popolare Etica, Sede di Padova, ABI 05018 - CAB 12100 - CIN X - CODICE IBAN: IT90 X050 1812 1000 0000 0107 073.
  • 3. aderire al progetto di andare tutti insieme a Gerusalemme, in Israele e nei Territori Palestinesi Occupati. Un progetto per andare incontro alle vittime di questa tragedia senza fine, ai due popoli. Andare di persona per conoscere e per capire. Andare per esprimere la nostra solidarietà e la nostra vicinanza. Andare per fare quello che vogliamo facciano l’Italia, l’Europa e l’Onu: impegnarsi seriamente per mettere definitivamente fine a questa sanguinosa tragedia umana e politica.

Vi invitiamo a seguire l’evoluzione di queste proposte sul sito www.perlapace.it
Augurandomi d’incontrare la vostra disponibilità, restiamo in attesa di conoscere le vostre decisioni e le iniziative che vorrete assumere.

Cordiali saluti,
Flavio Lotti
(Coordinatore nazionale della Tavola della pace)

Per adesioni e informazioni rivolgersi a:
Tavola della Pace
via della viola 1 (06100) Perugia
Tel. 075/5736890 - fax 075/5739337 -
Email: [email protected]
Sito: www.perlapace.it

Ultime su questo tema

Basta guerra fredda!

30 Agosto 2025
Il recente vertice di Anchorage ha aperto spiragli per un futuro meno segnato da conflitti e contrapposizioni. (Alex Zanotelli e Laura Tussi)

Il lavoro delle Ong nel Mediterraneo, tra minacce e ostruzionismo

29 Agosto 2025
Dopo l’attacco alla Ocean Viking, abbiamo intervistato Sara, Protection officer a bordo della nave Humanity 1. (Maddalena D´Aquilio

Global Sumud Flotilla: resistere per esistere

29 Agosto 2025
Dal Mediterraneo a Gaza: la più grande flottiglia civile mai organizzata per denunciare il genocidio e portare solidarietà al popolo palestinese. (Articolo 21)

Un No al Ponte con ventiquattromila baci

27 Agosto 2025
Prima di sapere se il Ponte crollerà o non crollerà, per la gente del posto sarebbe prioritario comprendere se riuscirà ancora a vivere e a respirare. (Jacobin Italia)

Giornaliste a Gaza

26 Agosto 2025
Le donne giornaliste di Gaza: “Continuano il loro lavoro nonostante siano bersagli di attacchi israeliani, di carestia e di violenza”. (Monica Pelliccia)

Video

Charlie Chaplin: "Il Grande Dittatore"