CECENIA: una manifestazione per la pace

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Il Movimento Nonviolento si rivolge a tutti i singoli, gruppi, associazioni che nei mesi scorsi hanno manifestato contro la guerra in Iraq. Oggi il vasto movimento per la pace è chiamato a mobilitarsi per la Cecenia. Chi lo condivide, è invitato a sottoscrivere e il testo che segue.

L'appello per una manifestazione, anche in Italia, che riporti l'attenzione sulla drammatica situazione della Cecenia sta ricevendo valutazioni positive e adesioni in varie sedi*. La piccola Repubblica del Caucaso è da anni al centro di una guerra spietata nella quale repressione ed occupazione si confrontano con guerriglia e iniziative terroristiche.

È un conflitto sottratto alla pubblica opinione internazionale dalle autorità russe e dalla connivenza delle maggiori potenze. La difficile situazione dell'intera regione del Caucaso, l'allarme sul terrorismo internazionale, ben distinto e lontano da quanto accade in Cecenia, contribuiscono a tale risultato.

Appare quanto mai opportuna una iniziativa ampia e significativa, che coinvolga in primo luogo quanti nel nostro paese hanno dimostrato volontà di pace e rispetto dei diritti umani, da conseguire con iniziative larghe ed incisive ispirate al rifiuto della guerra ed alla nonviolenza attiva.

È a queste donne e uomini che crediamo spetti l'onere di indire una manifestazione che abbia come scopo di contribuire significativamente alla pacificazione della Cecenia, con il cessate il fuoco, i negoziati e l'avvio di un processo democratico. Un ruolo importante dovrà avere l'ONU, quale
garante di una legalità internazionale e del rispetto della dignità umana, brutalmente violati nelle guerre concluse ed in corso.

La pace in Cecenia è strettamente connessa al conseguimento di un assetto, pacifico e democratico, nell'intera regione caucasica, per la quale appare necessaria la convocazione di un'apposita Conferenza di tutte le parti
interessate. Con tali iniziative si toglie spazio alla possibilità di un collegamento, fin qui sostanzialmente inesistente, dei separatisti ceceni con il terrorismo internazionale.

Fonte: Movimento Nonviolento

*Si veda l'articolo di Adriano Sofri "Europa, non dimenticare il mattatoio ceceno", pubblicato su la Repubblica del 20 maggio 2003.

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