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Bolsonaro: un’uscita di scena forzata
Conflitti
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Foto: Matheus Câmara da Silva da Unsplash.com
Il futuro politico dell’ex presidente brasiliano Jair Bolsonaro è a rischio: cinque dei sette giudici del Tribunale elettorale gli hanno vietato di candidarsi per otto anni per aver abusato dei suoi poteri e per aver spacciato “menzogne immorali” e “spaventose” durante le elezioni dello scorso anno. Bolsonaro, che ha perso le elezioni dello scorso anno contro il suo rivale di sinistra Luiz Inácio Lula da Silva, potrà chiedere di essere eletto solo nel 2030, quando avrà 75 anni. La decisione si basa sulla mossa di convocare gli ambasciatori stranieri nella sua residenza ufficiale un anno fa, il 18 luglio, meno di due mesi prima del primo turno delle elezioni del 2 ottobre.
Durante l’incontro, Bolsonaro fece affermazioni non supportate da prove contro il sistema di voto elettronico del Brasile, provocando un’ondata di proteste da parte dell’opinione pubblica, e alla base della denuncia da parte di un giudice della Corte Suprema come disinformazione con fini politici. Nella motivazione del suo voto contro Bolsonaro, il giudice Floriano de Azevedo Marques ha affermato che Bolsonaro ha cercato di ottenere un vantaggio ingiusto nelle elezioni con le sue azioni “anormali” e “immorali”. Sminuendo la democrazia brasiliana davanti al pubblico straniero, il giudice ha accusato Bolsonaro di far apparire il Paese come “una piccola repubblica delle banane”. Il presidente del tribunale, Alexandre de Moraes, ha detto che la decisione di bandire Bolsonaro riflette la fede del tribunale nella democrazia e la sua “repulsione verso il populismo vergognoso che è rinato dalle fiamme di discorsi odiosi e antidemocratici e di dichiarazioni che propagano una disinformazione vergognosa”. Il giudice Benedito Gonçalves, che ha votato contro Bolsonaro, ha criticato il “monologo ingannevole” e le “spaventose bugie” dell’ex Presidente, sostenendo che erano state concepite per “suscitare uno stato di paranoia collettiva” tra gli elettori.
Bolsonaro ha paragonato la decisione del tribunale al tentativo di assassinarlo alla vigilia delle elezioni del 2018, che ha vinto. “[Allora] sono stato pugnalato alla pancia. Oggi sono stato pugnalato alla schiena”...