Ancora tensione tra Cina e Giappone

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Torna la tensione tra Cina e Giappone sui cieli del Mare Cinese Orientale. Nella mattina di sabato, ora locale, due jet dell’aeronautica cinese hanno sfiorato il contatto aereo con altri due aerei militari giapponesi che stavano sorvolando lo spazio aereo nelle vicinanze delle isole Senkaku, amministrate dal Giappone e rivendicate da Pechino come Diaoyu. Nel momento di massima vicinanza, i quattro aerei militari si trovavano sopra l’ADIZ, la zona di identificazione aerea di Difesa cinese che copre anche la parte di mare rivendicata dalla Cina e contesa con il Giappone per la presenza delle isole disabitate. La creazione unilaterale  da parte cinese di una zona di Difesa aerea, avvenuta nel novembre scorso, aveva generato forti tensioni sia da parte giapponese, che sud-coreana.

Gli aerei cinesi e giapponesi si sarebbero trovati, secondo i calcoli del Ministero della Difesa di Tokyo, a 30-50 metri di distanza gli uni dagli altri. “L’accerchiamento in fase di sorvolo normale è impossibile - ha commentato il ministro della Difesa giapponese, Itsunori Onodera - Si è trattato di un incontro ravvicinato che è del tutto esagerato”. La Cina ha replicato alle proteste giapponesi spiegando che l’intrusione degli aerei durante le esercitazioni navali congiunte con la Russia rappresenta una violazione delle leggi internazionali e può rendere ancora più complicate le già difficili relazioni tra Cina e Giappone, divise proprio dalla sovranità sulle isole Senkaku, oggi sotto amministrazione giapponese, che Pechino rivendica come Diaoyu. Il Ministero della Difesa cinese ha spiegato che il sorvolo dell’ADIZ da parte giapponese avrebbe potuto “facilmente causare un’incomprensione e portare addirittura a un incidente in aria”.

Il Giappone ha giustificato il sorvolo della zona come una normale missione di routine sopra lo spazio aereo delle isole disabitate, mentre la Cina ha replicato che la scelta di fare partire i due jet in missione fosse dovuta all’intrusione dei velivoli giapponesi nell’area dove si stavano tenendo le esercitazioni congiunte tra Cina e Russia, iniziate con la visita ufficiale a Shanghai del presidente russo Vladimir Putin, e che finiranno ufficialmente oggi.

La tensione tra Cina e Giappone sulle isole contese nel Mare cinese Orientale rappresenta una delle dispute di sovranità più accese che la Cina ha con alcuni Paesi asiatici per la sovranità su atolli e arcipelaghi che sorgono nei mari che la bagnano. A inizio del mese di maggio, una delegazione di deputati giapponesi si è incontrata a Pechino con Zhang Dejiang, numero tre della gerarchia del potere cinese, che copre la carica di capo dell’Assemblea Nazionale del Popolo, il parlamento cinese, per discutere dei difficili legami tra i due Paesi e dell’eventualità di una visita ufficiale in Cina del primo ministro giapponese, Shinzo Abe, per incontrarsi con il presidente cinese, Xi Jinping. Oltre alla disputa sulle Senkaku/Diaoyu, i due Paesi sono divisi anche dall’interpretazione di alcuni capitoli della Storia, come il massacro di Nanchino del 1937, avvenuto durante l’invasione giapponese. Le visite di Abe e di altri deputati giapponesi al tempio Yasukuni, dove sono sepolti, tra gli altri 14 generali dell’esercito che Pechino annovera tra i criminali di guerra, hanno poi fatto salire di nuovo la tensione tra i due Paesi.

Nelle scorse settimane, le tensioni più accese sono state con Filippine e Vietnam, dove si sono tenute violente proteste anti-cinesi che hanno provocato la morte di sei cittadini cinesi e le proteste di Pechino che ha accusato Hanoi di non essere intervenuta tempestivamente per bloccare le manifestazioni. Hanoi ha annunciato l’arresto di centinaia di responsabili delle violenze, ma ha anche dichiarato che è pronta ad adire le vie legali contro la Cina per l’istituzione di una piattaforma petrolifera nei pressi delle isole Paracel contese tra i due Paesi. Le rivendicazioni vietnamite sulle isole contese con la Cina, sia l’arcipelago delle Paracel che quello delle Spratly, sono state definite oggi “ridicole” dalla Cina.

Eugenio Buzzetti

Fonte: agichina24.it

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