Algeria: tra dialogo e nuove violenze

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Il governo algerino ha deciso di accogliere le richieste della minoranza etnica berbera e di annullare i risultati delle elezioni politiche e amministrative tenute nel 2002 nella regione della Cabilia, che furono boicottate dalla popolazione locale. La decisione rappresenta una vittoria per gli Arch, le rappresentanze tribali cabile che consideravano la revoca di tutti gli eletti nelle consultazioni del maggio e dell'ottobre del 2002 come richiesta prioritaria per passare a successive trattative riguardanti i 15 punti della piattaforma di rivendicazioni varata dopo la sanguinosa repressione dei moti del 2001.

Intanto continua il sit-in permanente contro il presidente della Repubblica Abdelaziz Bouteflika, organizzato dai deputati del Fln fedeli al segretario Ali Benflis. Secondo l'agenzia algerina Aps, gli slogan insistono su "le dimissioni immediate del presidente-candidato" e denunciano un'aggressione alla libertà del Parlamento.

Ancora vittime civili per attentati e scontri a fuoco ad opera delle diverse fazioni fondamentaliste si registrano però nel Paese nordafricano. La guerra civile in Algeria - ricorda Warnews - ha causato oltre 100.000 vittime (150.000 secondo altre stime indipendenti), gran parte dei quali civili, uccisi in spaventosi massacri compiuti dai fondamentalisti, talvolta persino con la complicità dell'esercito, responsabile anch'esso della sparizione di migliaia di potenziali oppositori.

Proprio sui desaparecidos emerge ora l'inquietante notizia della "sparizione di una fossa comune" scoperta nel novembre 2003 nei pressi di Relizane (300 km ovest da Algeri). Mohamed Hadj Sma㯀n, militante della Lega algerina per i diritti umani (LADDH), aveva rivelato, foto e video alla mano, di aver trovato a Relizane gli effetti personali di uno dei tanti desaparecidos Sa㯀dane Hadj Abed. Un controllo della zona da parte dei gendarmi sembra non aver rinvenuto nulla. "Alcuni cittadini però sono pronti a testimoniare - dichiara Sma㯀n - che i poliziotti hanno prelevato i corpi e coperto la fossa durante la notte". [RB]

Fonti: Peacereporter, Warnews, Asaka Italia.

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