Afghanistan: continua la strage di innocenti

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Mentre gli abitanti di Hutala seppelliscono i nove bimbi uccisi sabato in un raid aereo americano, altri otto civili afgani, tra cui sei bambini, sono rimasti uccisi in un attacco contro un deposito di armi a una ventina di chilometri a est di Gardez, nelle zone orientali dell'Afghanistan. "Questo - ricorda Warnews - è solo l'ultimo di una serie di cosiddetti "incidenti" che continuano a mietere vittime fra la popolazione civile. A due anni dalla caduta dei talebani e dalla tanto sbandierata pacificazione americana si continua a bombardare, e a morire per "errore", ad un ritmo che non lascia dubbi sullo stato di conflitto aperto in cui versa il paese".

Queste ultime violenze non fanno che indebolire la popolarità del presidente Karzai, il cui potere si stende quasi esclusivamente alla sola Kabul. In entrambi i casi le zone colpite sono a maggioranza pashtun, l'etnia a cui appartiene lo stesso presidente, e difficilmente questa gente gli perdonerà il suo appoggio alle truppe americane. Sabato 13 dicembre si aprirà poi la Loya Jirga, l'assemblea afghana incaricata di discutere e adottare la nuova carta costituzionale che dovrebbe aprire la strada alle storiche elezioni fissate per il giugno 2004.

Nei giorni scorsi anche l'ospedale di Emergency a Kabul è stato oggetto di un'aggressione da parte di un gruppo di militari statunitensi. "Il tentativo di irruzione delle truppe occupanti era teso a 'prelevare' un paziente sul quale cadeva non si sa quale sospetto" ha fatto sapere il Direttore esecutivo dell'Associazione che ha inoltrato una nota di dura protesta, facendo rilevare come abusi e violenze di questa natura mettano a rischio la possibilità stessa di proseguire gli interventi umanitari di Emergency in Afghanistan.

A denunciare le peggiorate condizioni di sicurezza in Afghanistan si alza anche la voce dell'Organizzazione internazionale Save The Children che denuncia l'aumento, negli ultimi mesi, di aggressioni agli operatori delle agenzie umanitarie nonché i numerosi rapimenti di bambini nelle regioni del Nord e del Nord Est. Il governo di Kabul e le agenzie Onu sospettano che esista una rete clandestina che rapisca bambini afgani per venderli nei Paesi limitrofi. Save The Children riporta inoltre la gravità della situazione umanitaria nel Paese: "particolarmente dure le condizioni dell'infanzia: il 50 per cento dei bambini sotto i cinque anni sono cronicamente malnutriti mentre il 60 per cento dei decessi infantili sono provocati da malattie prevenibili e curabili". [RB]

Altre Fonti: Warnews

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