Focsiv: incontra Wolfowitz (BM) e chiede tutela economie deboli

Stampa

Oggi una delegazione della CIDSE, l'alleanza degli Organismi cristiani di cooperazione allo sviluppo di Europa e Nord America, di cui Volontari nel Mondo - Focsiv rappresenta il membro italiano, incontrerà a Bruxelles Paul Wolfowitz, presidente della Banca Mondiale. In tale occasione verrà consegnata a Wolfowitz una lettera di critica sul modo in cui la Banca Mondiale sta trattando il tema relativo alle negoziazioni nel settore dell'agricoltura presso l'Organizzazione Mondiale del Commercio, in particolare sui temi di fondamentale importanza per i paesi in via di sviluppo.

La Banca Mondiale ha infatti pubblicato un documento di ricerca dal titolo "Implications of Agricultural Special Products for Poverty in Low-Income Countries" che è stato poi successivamente ritirato. Tale documento affronta la questione dei "prodotti speciali", ossia la richiesta da parte dei Paesi in via di sviluppo di designare una lista di prodotti fondamentali per la loro autosufficienza alimentare (come il mais, il miglio, etc.) da esentare da riduzioni tariffarie e da tutelare attraverso un meccanismo speciale di salvaguardia che consenta loro di proteggersi da aumenti improvvisi delle importazioni estere.

"Il riconoscimento di questi prodotti speciali - sostiene Sergio Marelli, direttore generale Focsiv - aiuterebbe i paesi più poveri a difendersi dal dumping, ossia dalle importazioni a basso costo dei prodotti agricoli soprattutto dall'Europa, che danneggia le già fragili economie locali. La critica che rivolgiamo alla Banca Mondiale è quella di aver effettuato una ricerca che contiene gravi e serie mancanze, e che costituisce una falsa rappresentazione delle proposte politiche che i Paesi in via di sviluppo rivolgono all'OMC. Critica ancor più forte per l'esclusione di ogni forma di consultazione, da parte del gruppo di lavoro, di altri esperti su questa tematica e decisori politici dei paesi coinvolti".

"In questo modo la Banca Mondiale - continua Marelli - trascura le priorità dei Paesi più svantaggiati nel determinare le politiche commerciali a livello globale. La Banca Mondiale nella sua attività di ricerca deve assumersi la responsabilità di affrontare le questioni relative allo sviluppo dei Paesi più poveri con oggettività, garantendo la serietà e la partecipazione più ampia possibile da parte di studiosi, esperti e decisori politici dei paesi coinvolti".

Ultime su questo tema

La Cina, il Wto e le nuove guerre commerciali

28 Novembre 2024
L'Impero di mezzo e le regole dell'Organizzazione mondiale del commercio. Cosa ha in mente Trump. (Atlante delle guerre e dei conflitti del Mondo)

Il futuro si chiama Brixia

18 Luglio 2022
Iran e Argentina si uniscono a Brasile, Russia,India, Cina, e Sudafrica. "Bussano" anche Turchia, Arabia saudita ed Egitto. Cresce il fronte anti Occidente. (Raffaele Crocco)

Insieme per fare informazione. In nome di un mondo migliore

15 Aprile 2021
Da oggi Raffaele Crocco è il nuovo direttore di Unimondo. Resta anche direttore responsabile dell’Atlante. Due progetti che si affiancano con l’idea di diventare un migliore strumento di informazione.

L’economia cinese corre, ma le statistiche sono false

06 Settembre 2018
La somma del prodotto interno lordo delle province non coincide con quello nazionale. “In un sistema autoritario c'è sicuramente un incentivo per i funzionari delle statistiche a pubblicare dati ch...

La saggezza del Qatar

16 Agosto 2017
L’assedio politico e commerciale nei confronti del Qatar condotto da quasi due mesi dall’Arabia Saudita, dagli Emirati Arabi Uniti (Uae) e da alcuni stati alleati si è trasformato in un tiro alla f...

Video

WTO raises concern over protectionism (luglio 2009)