Italia: sovranità alimentare e stati generali della qualità

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Due giorni di mobilitazione per dire no agli ogm, per chiedere la valorizzazione del ciclo corto, la promozione delle produzioni biologiche, per sostenere l'esigenza dell'etica del cibo e preservare la multifunzionalità della nostra agricoltura che è in grado di generare lavoro qualificato e di proporsi come vero presidio ambientale. Sono questi i contenuti della mobilitazione organizzata dal "Tavolo della sovranità alimentare" e che vedrà associazioni ambientaliste, dei consumatori e del settore agricolo riunite domani e sabato ad Agripolis, il polo tecnologico di Legnaro (Pd) che riunisce le facoltà di Agraria e Veterinaria dell'Università di Padova, l'Istituto zooprofilattico e la sede centrale di Veneto agricoltura.

La due giorni precede di una settimana la scadenza del 30 luglio, quando il Governo italiano deciderà le modalità di applicazione degli aiuti comunitari agricoli per il 2005, previsti dalla nuova riforma di medio termine della Pac. "La bozza proposta dal Mipaf trova l'unanime contrarietà del Tavolo della sovranità alimentare - ha sottolineato Maurizio Gubbiotti, della segreteria nazionale di Legambiente. Sentiamo forte la necessità di costruire una piattaforma per una diversa politica agraria in Italia e in Europa che veda le regioni fortemente coinvolte nel tutelare e salvaguardare i prodotti del settore e le filiere agroalimentari di qualità".

Il 30 luglio è infatti una data che rischia di segnare una svolta negativa ed irreversibile dell'agricoltura italiana. Il Governo italiano è chiamato a decidere le modalità di applicazione degli aiuti comunitari agricoli per il 2005, previsti dalla nuova riforma di medio termine della PAC, proposta dal commissario europeo Fischler. La posta in gioco è altissima non solo per l'entità degli aiuti (circa 5 miliardi di euro annui) che condizionerà tutto il sistema agroalimentare, ma anche per la qualità ambientale e sociale del territorio agricolo, che rappresenta oltre il 70% della superficie del nostro paese. "In sostanza la politica di sostegno alle attività agricole europee, originariamente incentrata sul sostegno dei prezzi dei prodotti agricoli e delle derrate alimentari, si trasforma con la nuova PAC in integrazione del reddito aziendale di ogni singolo coltivatore, svincolato da cosa si produce e se si produce" - sottolinea una nota congiunta di Legambiente, Cospa Nazionale AltAgricoltura.

A Ravello su invito di Legambiente il mondo delle Reti di qualità incontra quello dell'imprenditoria e della finanza. "Per la prima volta si incrociano i tanti protagonisti dell'eccellenza italiana" - sottolinea Ermete Realacci, presidente onorario di Legambiente e animatore dell'iniziativa. Sono comuni e borghi che dell'eccellenza di prodotti, di territori e iniziative culturali hanno fatto la leva del loro sviluppo. Dalle città del vino a quelle del tartufo, dai Paesi dipinti alle città italiane patrimonio dell'Unesco: oltre 20 "reti territoriali" e più di mille comuni hanno accolto l'invito di Legambiente, del Comune di Ravello e della omonima Fondazione e sono presenti, attraverso i presidenti delle associazioni che li rappresentano, al convegno "Il sogno e le Reti: la scommessa della qualità italiana". "Questo appuntamento - continua Realacci - vuole essere anche il trampolino di lancio per una nuova sfida: un progetto comune costruito su nuove alleanze, sul dialogo e la collaborazione con quanti nel mondo delle imprese e del credito si muovono nella stessa direzione". Per questo domani il mondo delle Reti di qualità incontra quello dell'imprenditoria e della finanza. Interverranno, oltre a Realacci e De Masi, Alessandro Profumo, Amministratore Delegato di Unicredito Italiano, Diego Della Valle, Presidente di Tod's S.p.A., Anna Maria Artoni, Presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria, Aldo Bonomi, Direttore dell'Istituto di Ricerca AAster, Aldo Cosentino, Direttore Generale del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio, Matteo Fusilli, Presidente di Federparchi, Jose' Rallo dell'Azienda vinicola Donnafugata e Franco Pasquali, Segretario Generale Coldiretti. [GB]

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