Carbone insanguinato in Colombia, la Drummond sotto pressione

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Foto: Recommon.org

Otto ex e attuali dirigenti della compagnia mineraria statunitense Drummond sono stati interrogati da magistrati colombiani in merito ai presunti legami avuti dall’azienda con i gruppi paramilitari locali. È ormai da oltre un decennio che i pubblici ministeri indagano in particolare sul ruolo avuto dalla Drummond nel sostenere economicamente i paramilitari coinvolti nell’assassinio nel 2001 di due leader sindacali nella Colombia settentrionale.

In passato vari tribunali statunitensi avevano deciso di non processare i manager della Drummond, mentre in Colombia un contraente della società era stato condannato a 38 anni di carcere per aver effettuato pagamenti ai paramilitari. La fonte dell’ufficio del procuratore generale, citata in un articolo del New York Times di pochi giorni fa, non confermerebbe se questa indagine si riferisce a nuove accuse o si basa su un’indagine aperta sulle accuse precedenti. L’avvocato di Drummond Jaime Bernal Cuellar ha detto che i funzionari della società sono disposti a parlare con gli investigatori.

In base a quanto riferito dall’avvocato, menzionato nell’articolo del New York Times, tra le persone sentite dagli inquirenti ci sono l’attuale presidente di Drummond in Colombia, Jose Miguel Linares, l’ex presidente e consigliere attuale Augusto Jimenez e il responsabile delle relazioni con la comunità Alfredo Araujo. I gruppi paramilitari sono emersi negli anni Ottanta, finanziati da allevatori, proprietari terrieri, mercanti e trafficanti di droga desiderosi di difendersi dagli attacchi dei gruppi di guerriglia di sinistra.

Nonostante la smobilitazione che ha fatto seguito agli accordi di pace, si contano ancora numerose bande criminali che continuano a terrorizzare alcune parti della Colombia con omicidi e altri crimini violenti. La Drummond produce carbone nelle miniere a cielo aperto di Pribbenow e El Descanso, nel dipartimento di Cesar, situato nel nord della Colombia. Nel 2017, la compagnia ha prodotto 32,4 milioni di tonnellate di carbone nel 2017. Nel maggio del 2017, l’Enel ha dichiarato ufficialmente che non avrebbe più comprato carbone dalla Drummond dopo anni di campagne condotte da Re:Common e dall’Ong olandese Pax.

Luca Manes da Recommon.org

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