Finanziaria: aumentano le spese militari, tagli alla cooperazione

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L'Associazione ONG italiane sostiene e rilancia la lettera di richieste al Governo sottoscritta da 53 Senatori della maggioranza alla vigilia del voto di fiducia alla Camera della Finanziaria 2007. Il programma dell'Unione prevedeva iniziative innovative in sostegno alla riduzione delle spese militari e al rilancio della cooperazione internazionale in termini quantitativi e qualitativi, il sostegno a politiche di disarmo e non-proliferazione. Ma la Finanziaria per il 2007 prevede un aumento del 5% di stanziamenti alla Funzione Difesa rispetto alla precedente Finanziaria licenziata dal governo di centrodestra e tagli alla cooperazione internazionale.

Sergio Marelli, presidente Associazione ONG italiane afferma: "Apprezziamo e appoggiamo le richieste avanzate nella lettera per una netto taglio delle esorbitanti spese militari previste dal Governo. Con il fondo per la cooperazione militare e i sistemi d'arma con i suoi 1.700 milioni di euro stanziati vediamo contraddette tutte le indicazioni fornite dal Programma dell'Unione. E ricordiamo invece che i soli 600 milioni stanziati per i fondi della cooperazione allo sviluppo sono oggi a rischio di un ulteriore diminuzione del 10% con il nuovo articolo 53 inserito nella Finanziaria. 48 milioni di euro in meno sui 600 previsti dal Fondo a Dono della prima bozza sulle uniche vere risorse disponibili del Ministero degli Esteri per gli aiuti ai paesi più poveri e in via di sviluppo".

"Le proposte chiare e circostanziate della lettera - continua Marelli - per la diversa allocazione dei fondi destinati alle spese militari dimostra in maniera lampante, come sia assolutamente possibile e fattibile trovare le risorse necessarie per una seria politica di cooperazione internazionale, come da sempre sostenuto dall'Associazione ONG italiane nei confronti dei diversi Governi. Proprio per questo torniamo a chiedere, come sostenuto dai 53 senatori, che i fondi per la cooperazione allo sviluppo raggiungano per il 2007 un miliardo di euro, e facciamo un appello a tutti i Senatori e Parlamentari di maggioranza e opposizione perché firmino la lettera e chiedano un messaggio di credibilità e coerenza al Governo Prodi con il programma elettorale annunciato".

Tra l'altro - come segnala un documentato articolo di Repubblica - il Governo intende continuare a investire nel "più faraonico dei progetti della storia dell'aeronautica civile e militare": il "Joint Strike Fighter", promosso da consorzio a guida statunitense per la costruzione del cacciabombardiere del futuro (le consegne del nuovo aereo, battezzato "F35-lightning II", dovrebbero cominciare nel 2012). La partecipazione italiana al progetto (che ha quali ulteriori partner Inghilterra, Canada, Danimarca, Norvegia, Olanda, Australia e Turchia) fu una scelta del governo di centrosinistra (1998, premier D'Alema). Berlusconi, nei suoi cinque anni a Palazzo Chigi, ne decise i termini economici, fissando la quota del nostro investimento per la sola "fase di sviluppo" in 1 miliardo 359 milioni di euro. "Cifra a cui l'Italia dovrà ora sommare altri 11 miliardi di dollari per l'acquisto dei 131 caccia già ordinati da Aeronautica e Marina. Anche perché la nostra Difesa non ha scommesso e acquistato soltanto nel consorzio a guida americana, ma ha investito e comprato anche nel progetto concorrente europeo, "l'Eurofighter Typhoon" (dove l'Italia è partner di Gran Bretagna, Germania e Spagna). Ce ne verranno altri 121 caccia. Più o meno 7 miliardi di euro" - segnala l'articolo di Repubblica.

L'Associazione ONG italiane aderisce e partecipa alla Manifestazione Nazionale per la Pace e la Giustizia in Medio Oriente indetta dalla Tavola della Pace di domani sabato 18 novembre a Milano, insieme al Comitato promotore saranno ribadite le richieste per evitare nuovi tagli, anche per i progetti di cooperazione in Medio Oriente. La marcia sarà un'occasione per far sentire la voce di tutti quelli che vogliono la pace creata dalla cooperazione tra i popoli e dalla giustizia sociale. [GB]

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