Un progetto tutto “nostro”

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Progetto Lefori, Moyo - Foto: Paolo Merlo ®

Una settimana a Lefori e Moyo in Uganda per verificare l’inizio lavori di un grande progetto tutto italiano: la costruzione di una scuola in un villaggio con oltre 1000 bambini in età di scuola materna e primaria, in cui non esiste scuola. Finora la scuola la facevano nella “scuola sotto i manghi”! La “mango school” appunto: ogni albero una classe o una sala per gli insegnanti, ecc.

In realtà il Progetto Lefori è quasi tutto trentino! “Docenti Senza Frontiere”, as sociazione di Trento, lo ha sposato e presentato alla Regione Trentino-Alto Adige e questa lo ha cofinanziato con la Comunità proprietaria di scuola e terreno, a Lefori, in Uganda.

A parte i quintali di polvere respirati e trasportati durante gli spostamenti in moto su strade che non sono strade, ma piste da cross, ed a parte i 35-38° del giorno e i 28-30° del fresco del mattino, nell’area del campo profughi di Palori nya, provenienti dal Sud Sudan e sistemati in modo eccellente dal governo ugandese, attualmente sono rimasti “solo” 120.000 profughi, contro i 200.000 ed oltre del 2019. Grazie alla fine della guerra civile nel paese limitrofo ed an che alla ricchezza, relativa, ovviamente, di molti pastori sudsudanesi, che si sono ritrasferiti in patria, nell’immediato nord di questa area, o hanno trovato altre attività nella regione Centrale dell’Uganda (Kampala, Jinjia, Masaka, ecc.).

Nel progetto, richiesto dalla Comunità, proprietaria della scuola dei manghi, ab biamo chiesto che tutti i responsabili del progetto rinuncino a qualsiasi com penso e che i fornitori delle materie prime partecipino con una loro riduzione dei guadagni a favore della Comunità e dei bimbi che andranno a scuola. Inol tre la terra è stata donata da un appartenente alla Comunità stessa. I collabo ratori-dirigenti percepiranno un minimo rimborso spese (la strada tra Moyo e Lefori, 20km, la si percorre in non meno di 40-50 minuti ed i mezzi sono scar sissimi). Qui pochi hanno un mezzo privato e lo tengono da conto! Tradotto in euro il rimborso dei quattro collaboratori più stretti potrà costare attorno a 5/6 euro al giorno per due giorni settimanali ciascuno, quindi circa 200 euro totali al mese.

Quando faccio i conti e poi li traduco in euro, la vergogna è veramente infini ta. Meditiamo, gente, meditiamo. Non sulle nostre povertà economiche, ma su quelle intellettuali e spirituali, spesso mi trovo veramente in difficoltà a spiegare certe cose nei paesi occidentali ed europei in particolare.

Caldo, caldo, caldo, polvere, solo polvere, niente altro che polvere, l’ultimo metro di asfalto l’ho visto ad Attiak, a circa 80 chilometri. Qui stanno facendo le strade nuove, dicono che le asfalteranno, sono di interesse nazionale. Venerdì mattina ci si ritrova a Lefori con i nostri collaboratori, ed il fornitore dei materiali, che fa parte ormai del nostro gruppo, e vediamo che gli scavi sono cominciati ed arrivano i primi camion di materiale inerte, ferri ecc. Alle due si fi nisce per il caldo (ma i lavori procedono!), si torna a Moyo per mangiare e dedi carsi alle finiture.

Lunedì mattina nuovo sopralluogo a Lefori: i lavori procedono abbastanza spe ditamente, nessuna ruspa, nessuna pala meccanica, solo braccia, e pale, nessuna betoniera, solo un bel cilindro di mattoni in cui si pongono acqua e ce mento per fare il preparato per le fondamenta. Un’acacia viene abbattuta da un operaio con una sega manuale. Poi ci si stupisce dei costi ridotti per la co struzione! I pochi alberi abbattuti per via degli spazi, verranno sostituiti con altrettante piante nuove di grandi dimensioni, come i manghi, per dare frutti ai ragazzi.

A metà mattina, tramite WhatsApp, vietato dal giorno prima delle elezioni, ma che tutti usano utilizzando la App tecnologica VPN, arriva la notizia che qualcu no sta organizzando uno “shutdown” dell’Uganda per la settimana, dal merco ledì 3 alla domenica 7 febbraio. Si pensa all’opposizione, per contestare i risul tati ufficiali del voto elettorale che ha visto, caso mai fosse possibile diversa mente, il governo vincitore, ma con grande affanno e paura e violenze. Dopo poche ore si parla invece di un tentativo maldestro di qualche capo di po lizia che voleva spaventare la gente da parte del governo, che deve prendere decisioni assai poco favorevoli al sentire generale. Mi preparo immediatamente, faccio le valigie (si fa per dire!), e la mattina dopo affronto un viaggio da queste parti quasi impensabile. Da Moyo a Masaka con i bus pubblici in un solo giorno. Partenza alle 6 da Moyo, arrivo alle 16.30 a Kampala, partenza alle 17.00 per Masaka ed arrivo alle 21.00, giusto in tempo per sparire, visto il coprifuoco in vigore dalle 21 alle 6.

Spero proprio di non avervi annoiato con le “storie africane” e con l’avanza mento lavori. Ognuno ora sa come si può collaborare a questo progetto e come noi si lavori per ottenere i migliori risultati possibili. Vi invito a leggere l’ultima parte e a prendere, se volete, qualche bella iniziativa in favore di questo progetto!

Un bell’aiuto, mancato molto in periodo di Covi19 e “lockdown”è quello che potreste darci promuovendo la diffusione del libro “La Grotta del la Pace”, (Ediz. Messaggero Padova) di R. Morgese e P. Merlo, illustrazioni di L. Salvagno, prezzo 16,50€. (Spese di spedizione a nostro carico). Si tratta di un romanzo per ragazzi (da 9 a 99 anni) ambientato in Sud Sudan durante la guerra civile durata dal 2013 al 2019. I risvolti del racconto sono tali da farci dire che gli adulti dovrebbero leggerlo prima dei giovani. L’acquisto presso di noi comporta un introito totale di quasi 9€ a copia per la Associazione (che poi li gira al “Progetto”).  L’acquisto sui canali normali porta alla Associazione una cifra di circa 2€… gli altri 7 se ne vanno in spese di spedizione e guadagni di distributori e librerie. Sarebbe molto bello, nei prossimi mesi di maggio e giugno, poter organizza re qualche presentazione del libro, nelle scuole o negli oratori o nelle biblio teche comunali o scolastiche, tenendo presente la possibile disponibilità mia e di Roberto Morgese ad essere presenti personalmente. Per ordinare basta inviare una email ([email protected]) con l’esatto indirizzo postale a cui inviare il libro ed un recapito telefonico e/o WhatsApp. Risponderemo con email o messaggio WhatsApp o telefonico indicando, ove l’ordine non fosse già accompagnato dal versamento, le coordinate bancarie per il pagamento.

Al momento vi preghiamo, per qualsiasi versamento, indicando la causale (“Progetto Lefori, Moyo”, “Adozione allo Studio”, “La Grotta della Pace”, ecc.), di effettuare i versamenti sulla Carta Prepagata di Paolo Merlo indicata dal seguente IBAN:  IT16N 32875 01600 C18588 850016. Per donazioni rilevanti vi prego di usare il seguente IBAN, legato al mio c/c personale e non alla carta prepagata (limitata a 5.000 euro). Paolo Merlo – Banca CARIGE – IBAN IT47P 06175 14110 000009 252980.

Paolo Merlo

Nato a Roma, ma spezzino di adozione, cresciuto in giro per l’Italia, informatico della prima ora nelle maggiori aziende multinazionali (Olivetti, HP, Canon) e poi imprendito­re e manager. Da oltre 10 anni “volontario a tempo pieno” lavora con diverse associa­zioni per la creazione di “computer rooms” e la formazione degli insegnanti nelle scuo­le superiori in Africa: Sud Sudan, Uganda, Centro Africa, Burkina Faso, Congo RDC e altrove ancora… Collabora come freelance a RadioIncontri InBlu e con diverse testate on-line.

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