La Cina in armi, la Russia e i timori dell’Occidente

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Foto: Ling Tang da Unsplash.com

La Cina ha annunciato il 4 marzo un aumento del 7,2 percento del suo budget per la difesa per il prossimo anno, in leggero aumento rispetto al tasso di incremento del 7,1 dello scorso anno. Per l’ottavo anno consecutivo aumenta la percentuale di spesa militare del secondo budget militare del Mondo. La Cina ha speso l’1,7 del Pil  per le sue forze armate nel 2021, secondo la Banca Mondiale, mentre gli Stati Uniti hanno speso,  relativamente al proprio Pil, più del doppio, con il  3,5 percento. La spesa militare di Pechino per il 2023 è stata indicata in 1,55 trilioni di yuan (224 miliardi di dollari), circa il doppio rispetto al 2013. Se si considera però come percentuale del bilancio del Governo centrale, la spesa aumenterà dal 36,2 percento  al 38,7, ben al di sopra della media del 34,7% registrata negli ultimi cinque anni. Queste cifre confermano che i leader cinesi continuano a dare priorità alla modernizzazione militare. Se considerata in assoluto, la spesa militare degli Stati uniti è però  di gran lunga la prima: 801 miliardi dollari nel 2021, secondo i dati dello Stockholm iIternational  Peace research Institute (SIPRI).

Nella sua relazione alla sessione annuale del parlamento cinese, Li Keqiang, Primo ministro cinese, nonché membro del Comitato permanente dell’ufficio politico del Partito Comunista Cinese, secondo in ordine di importanza dopo il Segretario generale Xi Jinping. Membro del Tuanpai, noto per le sue posizioni riformiste, ha detto che nell’ultimo anno “siamo rimasti impegnati nella leadership assoluta del Partito sulle forze armate del popolo“. L’Esercito Popolare di Liberazioneè l’esercito permanente più grande del Mondo, con circa 2 milioni di uomini in armi,  ed è di fatto l’ala militare del Partito Comunista,  comandato da una commissione di partito guidata dal Presidente e leader del partito Xi Jinping. La Cina possiede la marina militare più grande del mondo e ha recentemente varato la sua terza portaerei. Secondo gli Stati Uniti, ha anche la più grande forza aerea dell’Indo-Pacifico, con più della metà dei suoi aerei da combattimento costituiti da modelli di quarta o quinta generazione.

La Cina ha stabilito una base militare estera a Gibuti nel Corno d’Africa  e sta ristrutturando la base navale Ream della Cambogia, che potrebbe garantirle una presenza permanente nel Golfo di Thailandia, di fronte al conteso Mar Cinese Meridionale. La Cina  ha anche un’enorme riserva di missili, oltre a velivoli stealth, bombardieri in grado di portare armi nucleari, navi di superficie avanzate e sottomarini a propulsione nucleare.

Ma quello che preoccupa in Occidente è il rischio che Pechino possa fornite armi alla Russia. Il diplomatico cinese Wang Yi ha visitato Mosca il 21 febbraio, un giorno dopo la visita a sorpresa del Presidente degli Stati Uniti Joe Biden in Ucraina. E’ la prima visita in Russia di un alto funzionario cinese dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina. Wang, che il mese scorso è stato nominato il principale consigliere di politica estera del leader cinese Xi Jinping, ha visitato Mosca come tappa finale di un tour internazionale di otto giorni che ha incluso visite in Francia, Italia e Ungheria, nonché in Germania per la Conferenza sulla Sicurezza di Monaco...

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