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Sardegna: la minaccia radioattiva e militare
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Immagine: Facebook.com
Sardegna. La minaccia radioattiva è nuovamente sulla testa dei sardi
Il Comitato NonucleNoscorie, ha appreso dalla stampa, che la Sardegna è nuovamente minacciata dal possibile disastro nucleare e che ci si stia attivando per ricattare qualche sindaco sardo in lotta contro lo spopolamento o a trazione leghista per imporre alla Sardegna la discarica radioattiva e smaltirvi le scorie delle scellerate scelte dello stato italiano.
Nonostante le chiare contrarietà espresse da tutte le realtà sarde, tra le quali principalmente il comitato Nonucle_Noscorie, nel seminario statale di consultazione gestito dalla Sogin, i 14 siti possibili individuati in Sardegna non sono ancora stati esclusi e la spada radioattiva è stata nuovamente appesa sulla loro testa e su quella di tutta la Sardegna.
Approfittando dello stato di miseria e di spopolamento in cui hanno indotto i comuni sardi interessati offrono loro elemosine di sopravvivenza per indurli ad autocandidarsi al suicidio radioattivo e ospitare il “Parco Tecnologico” pseudonimo di discarica nucleare. Pensano, non conoscendo i sardi, che un singolo sindaco sotto ricatto economico o politico possa vincolare la Sardegna ed il popolo sardo ad una disgrazia irrecuperabile quale è la servitù nucleare.
Al Comitato risulta che nessun sindaco ha mai minimamente manifestato possibilità di autocandidature e comunque vuole essere chiaro; quella nuova servitù qui non s’ha da fare, non siamo disponibili al sacrificio “nazionale” e non siamo disponibili a lasciare quel gravame alle generazioni future dei sardi, un gravame che sarebbe per sempre e che esporrebbe la Sardegna ai pericoli resi evidenti dalla guerra in Ucraina e dal dissesto climatologico.
"Sappia il ministro della Pichetto Fratin e il governo, mai amico, che in nessun caso i sardi rinunceranno alla tutela della volontà già espressa dal popolo sardo. Volontà di indisponibilità al nucleare dichiarata con chiarezza, non solo con la mobilitazione di massa ma anche con atti ufficiali che più volte il Comitato Nonucle-Noscorie si è premurato di ricordare. Referendum, Leggi e Ordini del Giorno Regionali, Delibere dei Comuni e delle Province, Determinazione della Conferenza Episcopale Sarda.
In nessun caso crederemo alle promesse di lavoro e di regalie che il ministro avanza, non solo perché per i sardi nulla vale quanto il loro territorio e le sue risorse ma anche perché ogni posto di lavoro radioattivo e incompatibile e ne cancellerebbe almeno tre compatibili, solo per il danno d’immagine.
Certi che nessun sindaco sardo darà la disponibilità al gravame radioattivo, anche perché non ne ha il potere, il comitato terrà alto il livello di guardia in merito alla possibile individuazione della Sardegna come sito per il Deposito Unico per le Scorie Nucleari, torneremo in piazza con magliette e bandiere nonucle e chiederemo ai sardi di tenersi pronti alla mobilitazione di massa, ad altre nonucle-die come quella del 7 giugno 2015".
Per informazioni: Coordinamento NONUCLE-NOSCORIE – Tel. 3487815084 – 3477255895
Cagliari. I docenti contro la militarizzazione delle e nelle scuole
Nelle scorse settimane si è svolto il volantinaggio pacifista - antimilitarista di un gruppo di docenti dell’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università davanti all’ingresso del palazzo Doglio a Cagliari, che ospitava il seminario di orientamento in uscita “Orientati alla divisa”per gli studenti delle superiori tenuto da Assorienta, Nissolino corsi, gruppo Mura, patrocinato dal Comune di Cagliari e dalla Città metropolitana di Cagliari. Finalità del seminario: illustrare a studenti e studentesse l’offerta, la convenienza e l’attrattiva della carriera militare.
In una circostanza come questa è necessaria una dose di controinformazione e questo è stato infatti l’intento dei circa trecento volantini distribuiti che denunciano le problematiche etiche del mestiere delle armi, soprattutto con le guerre che vengono scatenate con sempre maggiore frequenza, i rischi e le conseguenze a cui espone i/le giovani. I/le giovani hanno accolto con interesse la nota di dissenso proveniente dai volantini, e dalle brevi conversazioni avute con coloro che li distribuivano.
Tra i volantini c’era anche una bellissima vignetta di Francesco Pazienza di particolare efficacia, che ha colpito nel segno al punto che il personale in divisa dell’Hotel Doglio sosteneva che non si potesse dare agli studenti!
Per fortuna non siamo nelle condizioni di dover soffocare ogni dissenso, però non è consolante che molti docenti accompagnatori presenti all’ingresso sembrassero disinteressati o non ben consapevoli dei contenuti dell’evento a cui stavano accompagnando i loro studenti. La scuola può formare cittadini in gamba solo se trasmette consapevolezza!
Laura Tussi

Docente, giornalista e scrittrice, si occupa di pedagogia nonviolenta e interculturale. Ha conseguito cinque lauree specialistiche in formazione degli adulti e consulenza pedagogica nell'ambito delle scienze della formazione e dell'educazione. Coordinamento Italia Campagna Internazionale ICAN - Premio Nobel per la Pace 2017 per il disarmo nucleare universale, collabora con diverse riviste telematiche tra cui Pressenza, Peacelink, Ildialogo, Unimondo, AgoraVox ed ha ricevuto il premio per l'impegno civile nel 70esimo Anniversario della Liberazione M.E.I. - Meeting Etichette Indipendenti, Associazione Arci Ponti di Memoria e Comune di Milano. Autrice dei libri: Sacro (EMI 2009), Memorie e Olocausto (Aracne 2009), Il dovere di ricordare (Aracne 2009), Il pensiero delle differenze(Aracne 2011), Educazione e pace (Mimesis 2012), Un racconto di vita partigiana - con Fabrizio Cracolici, presidente ANPI Nova Milanese (Mimesis 2012), Dare senso al tempo-Il Decalogo oggi. Un cammino di libertà (Paoline 2012), Il dialogo per la pace. Pedagogia della Resistenza contro ogni razzismo (Mimesis 2014), Giovanni Pesce. Per non dimenticare (Mimesis 2015) con i contributi di Vittorio Agnoletto, Daniele Biacchessi, Moni Ovadia, Tiziana Pesce, Ketty Carraffa, Antifascismo e Nonviolenza (Mimesis 2017), con Alfonso Navarra, Adelmo Cervi, Alessandro Marescotti. Collabora con diverse riviste di settore, tra cui: "Scuola e didattica" - Editrice La Scuola, "Mosaico di Pace", "GAIA" - Ecoistituto del Veneto Alex Langer, "Rivista Anarchica". Promotrice del progetto per non dimenticare delle Città di Nova Milanese e Bolzano www.lageredeportazione.org e del progetto Arci Ponti di memoria www.pontidimemoria.it. Qui il suo canale video.