Il Marocco e noi. Qui per aiutare

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Foto: Facebook.com

Mentre il bilancio delle vittime è ormai salito a quasi 2.500 morti. La macchina degli aiuti per rispondere all’emergenza dopo il forte terremoto che ha colpito il Paese nella notte tra venerdì 8 e sabato 9 settembre è partita. Diverse anche le organizzazioni già presenti sul campo e che hanno avviato raccolte fondi per sostenere le prime necessità, mentre il governo marocchino accetta aiuti diretti solo da Spagna, Gran Bretagna, Qatar ed Emirati Arabi Uniti.

Sono stati forse i primi a mobilitarsi per portare dall’Italia aiuti alla popolazione marocchina colpita dal terremoto della notte di venerdì 8 settembre. Nella serata di sabato, infatti, Progetto Arca ha organizzato il primo viaggio con un furgone carico di beni di prima necessità per donne e bambini

A tre giorni dal sisma il conteggio delle vittime è salito a quasi 2.500 morti, mentre si è saputo che il governo marocchino accetta aiuti diretti solo da Spagna, Gran Bretagna, Qatar ed Emirati Arabi Uniti. Questo non ferma la mobilitazione internazionale da parte di ong e associazioni. Non mancano poi realtà che operano nel Paese da anni. 

Progetto Arca in viaggio

A guidare gli aiuti di Progetto Arca un operatore sociale marocchino: Mohuib, che lavora da 15 anni per la fondazione e che la sua attività a favore degli ultimi nel 2019 ha anche ricevuto la civica benemerenza milanese. Anche questa volta con Progetto Arca l’ong spagnola Remar, realtà con la quale la fondazione milanese è intervenuta anche in Ucraina e nel terremoto di Turchia e Siria.

Nella giornata di oggi, lunedì 11 febbraio, il furgone con i primi aiuti è arrivato a Gibilterra per imbarcarsi in direzione Marocco. 
Per continuare a sostenere l’aiuto di Progetto Arca è possibile donare online

I primi aiuti agli sfollati di Soleterre 

Fondazione Soleterre in Marocco e in particolare a Marrakech è presente da diversi anni. Nella città, tra le più colpite, infatti collabora con il reparto di Oncologia Pediatrica e accoglie nella sua Casa della Speranza (Dar Al Amal) i bambini malati di cancro e le loro famiglie. ‍Lo staff della fondazione è già al fianco della popolazione e sta fornendo i primi aiuti agli sfollati.

Il grave terremoto ha colpito anche il villaggio del piccolo Hicham, a 400 Km da Marrakech. Hicham ha 2 anni ed è in cura nel reparto di oncologia pediatrica di Marrakech. Il sisma ha portato via tutto, a lui e alla sua famiglia. La casa è stata rasa al suolo, sono rimaste solo le macerie e la paura di non poter assicurare a Hicham la continuità della chemioterapia...

Segue su Vita.it

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