L’ombra della crisi Ucraina

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Kiev - Foto: Unsplash.com

Un filo rosso collega il vertice tra Biden e Putin, la proposta di Merkel e Macron per un dialogo diretto Russia/UE “sovrana” e l’imminente incontro tra la Cancelliera tedesca e il Presidente USA: la situazione ucraina e la costruzione del Nord Stream 2. Durante l’incontro USA/Russia di Ginevra tuttavia, come sottolineato da diversi politologi come Sergey Radchenko, Professore di relazioni internazionali all’Università di Cardiff in un’intervista per Meduza, non solo non è stato raggiunto alcun risultato sugli accordi di Minsk, l’incontro avrebbe altresì rappresentato per il Presidente russo in primis un’occasione per migliorare la sua immagine: “Putin (…) è apparso sulla scena internazionale e gli occhi del mondo intero sono stati fissi su di lui per un giorno. Tutto questo gli è stato estremamente utile. È emerso come un leader mondiale. Penso che questo sia il risultato più importante di questo vertice”.

In vista delle legislative di settembre, un Vladimir Putin determinato a non scendere a compromessi avrà forse, internamente, un peso politico favorevole, ma esternamente rappresenta una presa di posizione che pregiudica un dialogo con l’UE. Come affermato dal politologo Alexander Morozov a Dozhd, la Russia si trova in un isolamento destinato a peggiorare in quanto “qualsiasi passo da parte dell’UE porta a un’escalation (…) il Cremlino è in uno stato agitato e reagisce allo stesso modo alle sanzioni e ai negoziati”. Ne è la conferma il veto di Stati Baltici e della Polonia alla proposta franco-tedesca di incontrare la Russia senza previa alcuna garanzia di concessioni da parte di quest’ultima.

Il fallimento del tentativo di trovare una soluzione alla situazione ucraina e, di riflesso, di assicurare un completamento della Nord Stream 2 senza impatto sulla sicurezza energetica del Paese e danni economici ingenti per esso, spinge Stati Uniti e Germania a cercare una strategia per aggirare il problema e dare sostegno a Kiev.

Secondo l’agenzia Bloomberg, il vertice USA/Germania del prossimo 15 luglio avrà fra gli obiettivi quello di discutere come rafforzare il settore energetico dell’Ucraina, compensare le tasse di transito del Paese dopo il lancio del gasdotto Nord Stream 2 ed assicurare così che la Russia non possa “usare l’energia come strumento coercitivo contro l’Ucraina o chiunque altro” riassume il Segretario di Stato Antony Blinken e afferma: “Siamo determinati a vedere se possiamo trarre qualcosa di positivo da una situazione difficile che abbiamo ereditato”...

L'articolo di Ambra Visentin segue su Atlanteguerre.it

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