Offensiva russa “da tutte le direzioni”

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Immagine: Atlanteguerre.it

26 febbraio: 

Mentre Mosca ha reso noto stamani di aver preso di mira infrastrutture militari ucraine con missili da crociera i suoi soldati hanno ormai circondato la capitale ucraina dove si resiste e in cui il Presidente Zelensjky invita la cittadinanza  a combattere con ogni mezzo contro l’invasore russo che non risparmia i bombardamenti. Ieri notte il Presidente Zelensky ha detto nel suo discorso alla nazione che l’obiettivo principale è “mettere fine al bagno di sangue”. “Gli ucraini stanno resistendo eroicamente contro un’aggressione senza giustificazioni “. Ma al momento l’idea di un cessate il fuoco non sembra prendere piede Sarebbero intanto oltre centomila gli ucraini hanno lasciato le loro case secondo le Nazioni Unite.

Secondo l’agenzia Interfax il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha ordinato che sia immediatamente fornita all’Ucraina assistenza militare per un valore di 600 milioni di dollari. La Casa Bianca ha chiesto al Congresso oltre 6 miliardi di dollari per assistere il Paese assediato. La metà di questi fondi servirebbero per aiuti umanitari e l’altra metà andrebbe alla Difesa americana perché il Pentagono ne possa disporre per aiutare Kiev e il Governo Zelensky.

La Russia intanto ha bloccato ieri con il veto la bozza di risoluzione in Consiglio di Sicurezza Onu – presentata da una serie di Paesi con capofila gli  Usa  – che “deplora l’aggressione di Mosca dell’Ucraina” e chiede il ritiro delle sue truppe. Nel testo elaborato  come bozza era stato sostituito il termine “condanna” con “deplora” proprio per tentare di ottenere il consenso maggiore possibile. Ma ovviamente Mosca ha posto il veto. Il testo ha ottenuto 11 voti a favore, il veto russo, e tre astensioni tra cui quella della Cina che ha intanto attivato il piano di evacuazione dei connazionali presenti in Ucraina.

27 febbraio:

La Russia ha ordinato al suo esercito di allargare l’offensiva in Ucraina “da tutte le direzioni”. Lo ha annunciato ieri pomeriggio  il portavoce del ministero della Difesa di Mosca. Dunque più uomini e più mezzi per tentare di prendere Kiev, la capitale che resiste. Le forze armate russe sono invece entrate a Kharkiv, la seconda principale città ucraina dove tra l’altro è stato colpito da un missile un palazzo di nove piani. Non è l’unica distruzione  visto che gli ucraini stessi stanno stanno facendo saltare siti strategici perché non finiscano un mano russa.

Attivissimo il Presidente Zelensky accusato dai russi di non voler trattare (cosa che Kiev smentisce in una guerra che si combatte anche con l’informazione). Non solo sul fronte della guerra interna: se il Cancelliere Olaf Scholz che ha definito l’invasione russa del Paese un “punto di svolta”, Berlino non starà a guardare. Il Governo tedesco ha approvato infatti la consegna di un lotto di armi all’Ucraina e fornirà a Kiev 1.000 armi anticarro e 500 missili terra-aria Stinger dalle sue scorte. Si mobilitano intanto le truppe Nato, comprese quella dell’Italia inviate in Romania.

In Russia si continua a manifestare contro la guerra di Putin migliaia gli arresti. Manifestazioni di solidarietà in tutta Europa. Allo studio nuove sanzioni per colpire Mosca.

Da Atlanteguerre.it

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