Maghreb: la ‘regressione feconda’ dell’estremismo islamico

Stampa

Foto: Unsplash.com

Una regressione è una regressione, poco importa quale sia la natura, feconda o sterile, essa causa una perdita di tempo e di energia. La regressione feconda sembra però dare risultati positivi e protegge i popoli musulmani dalla violenza legata all’ideologia radicale islamica, come quella vissuta dall’Algeria e che ha provocato la morte di oltre 250mila cittadini. Questa tesi, soprannominata la “regressione feconda”, è stata sviluppata in modo ampio da Lahouari Addi nel suo libro “Algeria e democrazia”. L'accademico algerino è professore di sociologia all’Istituto per gli studi politici di Lione (università Louis Lumière-Lyon 2) e ricercatore del Ceriep (Centro studi e ricerche dell’Istituto studi politici) e del Gremmo (Gruppo di ricerca e studi sul Mediterraneo e il Medio oriente).

L’idea nuova alla base della sua tesi è semplice e limpida: se la società a maggioranza musulmana vota per gli estremisti islamici, bisogna farli governare per il tempo necessario affinché essa comprenda che il discorso islamista non è che promesse demagogiche e radicali. E che il loro progetto di società non è applicabile all’atto pratico, di modo che finiscano per screditarsi e far tramontare in modo definitivo l’ipoteca islamista. 

In effetti sembra che i marocchini abbiano fatto propria e incarnato questa tesi di “regressione feconda”. L’8 settembre scorso, dopo 10 anni al potere, il Partito della giustizia e dello sviluppo (Pjd), movimento di matrice islamista affiliato ai Fratelli musulmani, è stato espulso dal potere in maniera democratica e per mezzo delle urne: esso è passato da 125 deputati a 12, un risultato inaspettato, vista l’entità e la portata della propaganda usata dagli islamisti nei Paesi del Maghreb. In altre parole, il popolo marocchino - tradizionalista come tutte le altre società a maggioranza musulmana - è stato ingannato per anni da un discorso moralista e dall’immagine di salvatori di cui gli islamisti hanno saputo ammantarsi, nonché della loro strumentalizzazione dell’islam per scopi politici...

L'articolo di Kamel Abderrahmani  segue su Asianews.it

Ultime su questo tema

Asia “stupefacente”

16 Ottobre 2025
Oppiacei, anestetici, miorilassanti... La nuova ondata di abuso di droghe asiatiche non si limita solo agli stupefacenti tradizionali. (Alessandro Graziadei)

“L’accordo per Gaza deciso senza il minimo coinvolgimento dei palestinesi”.

14 Ottobre 2025
Intervista a Maria Elena Delia, referente per l’Italia della Global Sumud Flotilla e Global Movement to Gaza. Il ricordo di Vittorio Arrigoni. (Laura Tussi)

La Francia in crisi: una potenza nucleare davanti a un'incognita

13 Ottobre 2025
Il nuovo incarico per tentare il varo di un nuovo esecutivo. (Maurizio Sacchi)

Siria, prime elezioni dopo la caduta di Assad

12 Ottobre 2025
Nelle prime elezioni parlamentari indirette, il volto del nuovo potere preoccupa le minoranze con l’incognita Israele. (Alessandro De Pacale)

La guerra, un’emergenza sanitaria globale

08 Ottobre 2025
Le guerre del nostro secolo non si misurano più solo in battaglie e confini: sono crisi sanitarie globali che lasciano ferite fisiche, sociali e psicologiche destinate a durare per generazioni. ...

Video

State of World Population Report 2009